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domenica 18 dicembre 2011

il gusto delle piccole cose

Conoscete il film "il favoloso mondo di Amelie"? la prima volta che l'ho visto me ne sono innamorata. E' vero, è un film strano, dalle scelte registiche particolari e con una trama se vogliamo essere sinceri, non del tutto accattivante. Però... quanta affinità sento con la dolce Amelie! La stessa anima solitaria, la stessa difficoltà nei rapporti interpersonali, la stessa fatica nell'ammettere, anche con me stessa, quello che provo, la stessa capacità di coltivare la felicità che procurano le piccole cose. Massaggiarmi i capelli con uno shampoo cremoso sotto il getto dell'acqua calda della doccia, aspirare il profumo caldo e umido del bucato quando esce dalla lavatrice, infilarmi nel letto freddo, alla sera, e sentire il peso delle coperte che piano piano mi scaldano, stiracchiarmi al sole della primavera sul mio balcone mentre guardo spuntare i giacinti... sono tante le cose che mi procurano un piacere intenso ma fugace, che scappa via veloce ma lascia nell'anima una sensazione di completo benessere.

Ecco, sono queste le cose che adesso devo imparare a coltivare per trovare serenità nei giorni bui.

Concedermi ogni giorno una piccola coccola, niente di stratosferico, ma che mi lasci un sorriso nel cuore.


Tra queste piccole coccole c'è anche il coltivare le mie amicizie, che sono le vere ancore di salvezza durante le difficoltà.E allora, ecco per una "vecchia" amica una Tilda (che le arriverà a Natale, in effetti, ma non bazzica molto sul blog, quindi non dovrei rovinarle la sorpresa...), una principessa fashion in lilla.




Il corpetto è a quadretti i pantaloni bianchi con bordino di pizzo e la gonna è il voile lilla arricciata in vita. Il tutto addolcito da una rosellina viola e nastrini viola. Come sempre mi affeziono un sacco a tutte le mie creazioni e soffrirò parecchio a chiudela nel suo bel pacchettino.. però, non ho più posto a casa mia, non posso certo riempirmi di bambole!


Adesso mi aspetta una bella fetta di panettone, per concludere una stancante ma produttiva domenica.

E poi... domani inizia l'ultima settimana prima di Natale! Wow!!

Nonostante tutto, anzi, forse proprio considerando tutto quello che sta succedendo, ho bisogno di aggrapparmi alla quotidianità delle cose, allo scorrere normale del tempo, all'allegria di questo periodo dell'anno, per portare un senso di normalità ai giorni che passano.


Alla prossima!

martedì 13 dicembre 2011

Polka dots and Christmas roses

La fabbrica degli elfi è instancabile in questi ultimi giorni prima di Natale (no, non è vero, si stanca eccome!).

Ogni giorno ce n'è una nuova. Questa mattima mi sono trovata a fare un elenco delle cose ancora da finire: mentre cucio quello, taglio quest'altro... poi assemblo... poi però rimane indietro quest'altro ancora.... e i bigliettini, dove li mettiamo??? e qualche gioiellino no? Ho in mente un paio di spille.... Credo che le vacanze di Natale saranno quanto mai meritate quest'anno!


E' che adoro lavorare, creare ogni giorno una cosa nuova, pensare, per ciascuna delle persone a cui voglio fare un regalino cosa farebbe piacere ricevere e intanto immaginare di farlo. E le persone in questione sono proprio tante! E' così bello indagare uno per uno i gusti, i colori, i materiali, gli stili.....

E così, mentre piano piano assemblo la borsa per la mia amica Marcella (se leggi, Marcella, non disperare, arrverà!) mi sono trovata in fretta e furia a tagliare/cucire/decorare queste piccole fatine o angioletti.



Anche loro sono un modello Tilda che non ho rimpicciolito: sono proprio piccoline così! Inizialmente il modello non mi aveva colpito tanto: visti gli abbinamenti di colori e fantasie sul libro sembravano tante piccole Marie Antoinette e mi sembravano poco adatte per il Natale. Poi però ho pensato: e con un abitino natalizio? e con due alucce impunturate di rosso? E siccome adoro i pois bianchi e rossi sono in tinta con la mia cucina, sono festosi, sono due colori che insieme sono meravigliosi, cosa c'era di meglio se non farne un bel po' con il loro abitino a pois? (o come dicono gli anglosassoni, polka dots!)

Un paio, invece, hanno il vestito rosso scuro con le rose di Natale stampate.

Le ho adorate una per una, mentre le preparavo e ora lasciarle andare via sarà complicato.... una però si è già sistemata nella mia cucina!

Ed infine, perchè chi nasce pigro, pigro resta., ecco il valido aiuto del gatto arancione in questo momento di super-lavoro. Ma vi sembra possibile????


Alla prossima (con gli angiolotti cicciotti)!

venerdì 9 dicembre 2011

Take'em as they come, baby

Bisogna davvero mantenere la calma, i nervi saldi, sfoggiare un sorriso e andare avanti come se niente fosse, anche se la vita ti riserva difficoltà che a prima vista hanno il potere di annientarti psicologicamente. Solo che se si consente loro di annientarci davvero, la battaglia è persa. Magari sarà persa comunque ma bisogna almeno provarci.
"Time and time again I've said thai I don't care
that I'm immune to gloom,
that I'm hard through and through
But everytime that matters all my words desert me
so anyone can hurt me
and they do"
cantava Madonna-Evita: mi sono costruita una facciata di durezza, di impermeabilità alla tristezza e alle difficoltà, ma quando serve davvero rimango muta e chiunque è in grado di ferirmi e lo fanno.
E' vero. Anche io nel mio piccolo cerco di nascondere le mie fragilità dietro alla forza delle dcose che so fare, amplifico i miei successi per rendermi forte e per dire a me stessa "vedi? sei riuscita a superare anche questa. Coraggio!" Ma non sempre è semplice.
Sono giorni decisamente strani, ma affidandosi sempre alle parole di una canzone, questa volta del "mio" Bruce "take'em as they come, baby", bisogna prendere le cose così come vengono.
Quindi... forza!

Comunque, pochi giorni fa era il mio compleanno e, oltre a commuovermi come faccio sempre di fronte alle manifestazioni di affetto e amicizia delle persone che mi stanno vicine, ho ricevuto due regali inaspettati: il primo è un gekino che da ormai due settimane ha deciso che il davanzale del mio bagno è un posto meraviglioso per vivere.
Se ne sta lì, si nasconde sotto un pezzo di plastica che ora non oso più spostare, passeggia avanti e indietro, dormicchia.... Eccolo il piccolo (veremente!) Geko lo Squartatore, come è stato prontamente ribattezzato da mio papà. Dicono che portino fortuna... certo a Milano sono molto insoliti. Ora spero solo che il famigerato gatto arancione non lo veda, altrimenti... addio geko!.
Il secondo è stato, proprio questa notte, il mio primo attacco di cervicale! Sono vecchia! Ora capisco la mia amica Betti, capisco la mia mamma, e tutti quelli che soffrono anche loro di cervicale. Al momento non ho dolori, solo delle grandi vertigini che mi fanno muovere al rallentatore. Pazienza, oggi era comunque una giorntata destinata a me e alla mia casa: rimanderò la pulizia di vetri e pavimenti (non mi sembra proprio il caso di salire sulla scala con le vertigini) e mi dedicherò a portare avanti più che posso i miei lavoretti di Natale, così, a brevissimo, potrete vedere qualche scorcio della fabbrica degli elfi. L'elfo arancione ovviamente fa disastri, si diverte come un matto tra nastri bottoni e stoffine e io... beh mi diverto anche io!

Forza, mani, correte veloci che arriva Natale!
Alla prossima!