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giovedì 14 luglio 2011

Int'l cuisine week: giovedì, l'India

Chiaramente non poteva mancare questo stupendo paese e la sua meravigliosa cucina nella mia etno-carrellata!





Ero un po' scettica sulla cucina indiana, in realtà più che sulla cucina in sè (mi piace un sacco sperimentare) sulle condizioni igieniche che avrei trovato. In effetti ho visto cose che hanno ridimensionato un po' i miei standard di tolleranza e accettazione, ma con il cibo non ho avuto fortunatamente problemi.

E quindi allora questa sera, visto che fa ancora caldo e non me la sento di cucinare piatti troppo elaborati, ho preparato una insalata di formaggio yocca, cetriolo e curry e un kheer, che è un budino di riso profumato con cardamomo e pistacchi.




RICETTA (per 1)

250 ml di latte

1 cucchiaio di riso basmati

3-4 bacche di cardamomo leggermente schiacciate

una decina di pistacchi tritati

1 cucchiaio di zucchero

portare ad ebollizione il latte insieme allo zucchero, quando bolle aggiungere le bacche di cardamomo e abbassare la fiamma. Mescolare perchè il riso non si attacchi e lasciar bollire lentamente fino a che il latte non si è ridotto della metà.

Togliere dal fuoco e aggiungere lo zucchero e i pistacchi (lasciarnneun po' per la decorazione). Raffreddare e mettere in frigo almeno 4 ore. Prima di servire spolverizzare con i pistacchi rimanenti

Non vedo l'ora di tornare di nuovo in India, ma questa volta nella parte sud del paese: dopo aver percorso le strade dei maharaja, nelle città decorate con fiori ed intagli musulmani, voglio assaporare il sud indù, con i templi incredibili e colorati.

Paradossalmente, al posto del Taj Mahal che pure è splendido e davanti al quale sarei rimasta ore ed ore, quando penso alla "mia India" vedo il paesino di Orchha, con i cenotafi che spuntano dalla steppa, la passeggiata nella strada buia, illuminata con le lucine dei nostri cellulari e le mucche bianche che comparivano all'improvviso. Ecco era così che me la immaginavo, rurale e un po' decadente, abbandonata a sè stessa eppure bellissima, con i templi pieni di scimmie e il palazzo in rovina, con gli affreschi mervigliosi delle divinità indiane.


Non so se quasta settimana mi sta facendo bene.... non vedo l'ora di rimettemi in viaggio!!!!


Alla prossima!

mercoledì 13 luglio 2011

Int'l cuisine week: mercoledì, il Messico

Oggi è stata una giornata decisamente altalenante. Innanzitutto proprio fisicamente perchè non sono decisamente capace di camminare sulle zeppe (e si è anche rotto il cinturino!). E quindi ogni passo è una sofferenza! Imparerò mai?


Poi per varie cosucce che capitano nell'arco della giornata, fino all (magica!) chiusura con la prenotazione di due biglietti per Harry Potter: l'ultimo film esce venerdì! E quindi andrò con la sorella a vederlo. E poi, come recita la locandina, tutto finisce. Sigh.



Comunque questa sera, per ricreare un'atmosfera festaiola di metà luglio, ecco delle ottime tortillas mexicanas!





Il Messico è un altro luogo che ha nel mio cuore un posto speciale e vorrei andare a visitarlo il prima possibile. Sogno da sempre le piramidi a gradoni immerse per metà nella foresta, le distese aride piene di cactus, le case in terra rossa.... Spero di "assaggiarne" un pochino già quest'estate, nel New Mexico, Texas e Arizona. Non vedo l'ora!!!

Per ora mi accontento di imitare i piccantissimi piatti pieni di chili e fagioli rossi. Così questa sera, vai di tortillas!

O meglio, una sola tortilla, con nachos, salsa piccantina e per chiudere una macedonia fresca di frutta tropicale (ma quanto sto mangiando questa settimana???)





RICETTA (per 1)

1 hamburger

1 tortilla di mais /o 1 piadina

1/2 confezione di salsa piccante

formaggio filante.



Far scaldare la salsa in una padella, aggiungere la carne sminuzzata, salare e amalgamare bene. Quando è cotta riempire una tortilla, coprire di formaggio a pezzettini e rimettere in padella (o in forno) qualche minuto, fino a che il formaggio non si scioglie.

Enjoy!


Alla prossima!

martedì 12 luglio 2011

Int'l cuisine week: martedì, il Giappone

Oggi giornata minimalista.


Anche perchè per fare il solito tragitto di 10 minuti questa sera c'è voluta quasi un'ora con l'orario estivo dei mezzi!


E allora questa sera W il Giappone!




Non ci sono mai stata ma dopo aver visto la Cina l'ho messo nella mia lista di posti da visitare prima o poi. Mi affascina soprattutto il Giappone tradizionale, quello dei templi immersi nei boschetti. Della dignità serena e semplice della gente.


ma anche la "schizofrenia" del Giappone moderno, con la passione per le cose kawaii. Ogni tanto mi sento anch'io un po' così!

E allora questa sera cosa meglio di un piatto di sushi?


O meglio, i puristi mi correggeranno, ma non c'erano i famosi bocconcini di pesce crudo ma solo i maki ripieni di tonno, salmone e verdura.


Con salsa di soia e (non ho resistito) le "nuvole di drago" che sicuramente sono cinesi ma non so se magari sono sbarcate anche al di là del mare.

E per terminare una ciotolina di ciliegie, vista l'importanza di questo fiore per il popolo del sol levante!


La ricetta? ho barato ma l'ho comperato già pronto!!

Alla prossima!

lunedì 11 luglio 2011

Int'l cuisine week: lunedì, il Marocco

Da qualche parte ho letto che questa è la settimana della cucina internazionale.

E allora mi è balenata un'ideuccia.... perchè non approfittare di una stanca settimana di luglio per rendere omaggio alle varie cucine che con i loro colori e sapori rallegrano il mondo?
Oggi, lunedì, cominciamo con qualcosa di semplice e fresco: un bel cous cous marocchino!



la cucina del Marocco, che avevo tanto sognato prima di visitare questo paese, in realtà si è rivelata piuttosto monotona: dovunque abbiamo provato il famoso piatto tradizionale: il pollo con limone e spezie. Che per essere buono è buono, ma dopo due giorni inizia a stancare...

Una sera, in un ristorante allestito sotto una tenda berbera abbiamo mangiato un ottimo agnello alla brace con il cous cous.

La mia versione è più fresca, è un cous cous estivo, leggero e freddo.



RICETTA (per 1)

1/4 peperone rosso,

1/4 peperone giallo,

1/2 zucchina,

piselli,

ceci,

cipolla,

1 petto di pollo a pezzetti,

olio, sale, basilico,

1 tazzina di cous cous.

Innanzitutto ho pulito le verdure e preparato un soffritto. Ho aggiunto le verdure a dadini e dopo qualche minuto il pollo. Quando il pollo è stato cotto ho tolto tutto dal fuoco. Nel frattempo ho preparato il cous cous, seguendo le istruzioni della confezione (la mia diceva 1 tazza di acqua per 1 tazza di cous cous). Una volta gonfiato ho aggiunto un pezzettino di burro (o olio) per non far appiccicare i grani e ho unito le verdure. Infine ho guarnito con il basilico fresco.

Ha riposato una notte in frigo e quaesta sera era ottimo!

L'ho accompagnato con un piattino di fichi freschi.


Il Marocco mi ha sempre affascinato. Ho iniziato a sognare questa terra dall'alto della Rocca di Gibilterra, in Andalusia. E finalmente due anni fa, ho avuto modo di fare il classico tour delle città imperiali. E' una terra piena di fascino e di contraddizioni, con una spinta verso la modernità e per contro il peso di secoli di tradizioni che lo schiacciano.

Appena mi sarà possibile, visiterò anche il sud, con le kasbah che sorgono dalla sabbia e i colori intensi al loro interno, che spiaccano sulle tinte delicate delle mura e delle case.


Ah, che voglia di mettermi in viaggio!

Alla prossima!

giovedì 7 luglio 2011

W i colori V (il blu)

Rieccomi!

E riecco anche il piccolo spazio che dedico ai colori, dopo un fine settimana all'insegna della novità: sabato mattina è nata la piccola Emma.

Avrei voluto associare a questo evento il colore rosa, classico, ma poi per una serie di motivi, eccomi a scrivere del blu/azzurro.

Questo è uno dei colori che preferisco. Da piccola il mio colore preferito era il verde ma col tempo si è evoluto nell'azzurro/turchese.

il mare (che pur non mi fa impazzire).

le distese sconfinate che virano in tutte le possibili tonalità di questo meraviglioso colore, dal verde acqua al blu profondo.
Il turchese dei gioielli indiani, incastonato nell'argento.

L'abbinamento perfetto sia con l'azzurro che con il blu è il bianco, che fa tanto estate. E mi porta quindi subito in Grecia, o nelle medine delle città nord africane, dove al blu degli edifici e dei vicoli si sovrappongono le inferriate in ferro battuto decorato.

E un'altra immagine sono i tessuti tipo Bali, con i fiori variopinti stampati su fondo blu.

E la bella Jasmine, principessa volitiva e determinata a non rassegnarsi alle scelte imposte dagli altri, determinata a non vivere passivamente la sua vita in un palazzo.
Il blu è bello perchè riposa portandoti lontano.





E nei miei lavori ne uso abbastanza, soprattutto azzurro e jeans, che ha la robustezza neessaria per fare da involucro alle pochette e che può essere "farcito" con qualsiasi colore all'interno: blu e giallo, blu e rosso, blu e arancio, blu e beige, blu e lilla, blu e rosa......

Alla prossima!

lunedì 4 luglio 2011

Happy July 4th!!

Ebbene si, quest'anno, in onore del viaggio che si avvicina sempre di più, ho deciso di festeggiare anche questa ricorrenza.





Io non sono in generale preclusa alle feste di altri popoli e culture, alla fin fine, è bello fare festa, no? e se un giorno dell'anno ha un significato particolare per qualche popolo che abita con me questo mondo, perchè non Con questo non vuol dire che io conosca tutte le ricorrenze!


E allora.. il viaggio si avvincina davvero!

Fra meno di un mese si parte. E mi sono accorta che non ho ancora scritto molto di questa avventura americana, che già in parte si è avverata. Sono settimane infatti, anzi, un paio di mesi che studiamo, ci documentiamo e prenotiamo alberghi (litigando e discutendo chiaramente). L'idea originale era quella di prenotare solo nei parchi nazionali, in quanto le strutture sono poche e care e per il resto vivere in vera libertà la mitica Route66, ma poi sono iniziate le discussioni per motivi più che futili, in tutto siamo in sei e magari non in tutti i motel hanno a disposizione abbastanza camere e quindi per evitare scene madri di fronte ad allibiti albergatori, forse è meglio così.


Questo sarà il nostro itinerario.





Atterreremo a Chicago e dopo un paio di giorni dedicati a questa città, che sembra essere molto bella, partiamo attraversando l'Illinois, e fermandoci a visitare le terre del presidente Lincoln, fino a St.Louis dove è ancora possibile fare crociere sul Mississippi (nome mitico) sui classici battelli a vapore dell'800, sotto l'arco meraviglioso.


Poi si attraverseranno le campagne del Missouri e dell'Oklahoma fino a sbucare in Texas, dove cominceremo finalmente a respirare aria "cow-boy". Da qui si passa nel New Mexico, con Santa Fe e i pueblos dei nativi e saluteremo per un po' la Route per salire alla Monument Valley, dove voglio assolutamente fare una foto "alla John Wayne", a cavallo con gli sfondi di centinaia di film western. E poi inizia il giro dei parchi: vedremo l'Antelope Canyon, sul Lake Powell, il Grand Canyon e dopo due giorni di relax e gioco all'insegna del kitch più sfrenato di Las Vegas, la temibile Death Valley e il Sequoia National Park, dove finalmente faremo riposare un po' all'ombra le nostre teste (speriamo di vedere - da lontano - un orso!!).


Infine la strada termina a Los Angeles, o meglio, sul molo di Santa Monica, dove immagino che crolleremo esausti ma felici.

Più studio più mi rendo conto di quanto è bello questo Paese, che conosco poco (io ho visto solo, molto di corsa qualche città sulla costa est) ma che deve regalare emozioni bellissime!

Non vedo l'ora di partire!!!



Alla prossima!

venerdì 1 luglio 2011

Se...

Oggi sarebbe stato il suo compleanno.

Lady Diana


L'ho sempre ammirata, per la sua bellezza ed eleganza sofisticata.
Per il coraggio e la passione che metteva nelle cause umamitarie che sosteneva.
Per la volontà di crescere i suoi bambini prima di tutto come bambini e non solo come principi, mettendoli comunque di fronte alla miseria umana, perchè imparassero che il mondo è molto diverso da quello dentro al palazzo.

Rest in Peace.