Se vuoi informazioni sui miei lavori contattami! Sarò felice di risponderti!

If you want some info about my craft, drop me an e-mail: I'd be glad to answer it!

gatto_arancione@yahoo.it


domenica 18 dicembre 2011

il gusto delle piccole cose

Conoscete il film "il favoloso mondo di Amelie"? la prima volta che l'ho visto me ne sono innamorata. E' vero, è un film strano, dalle scelte registiche particolari e con una trama se vogliamo essere sinceri, non del tutto accattivante. Però... quanta affinità sento con la dolce Amelie! La stessa anima solitaria, la stessa difficoltà nei rapporti interpersonali, la stessa fatica nell'ammettere, anche con me stessa, quello che provo, la stessa capacità di coltivare la felicità che procurano le piccole cose. Massaggiarmi i capelli con uno shampoo cremoso sotto il getto dell'acqua calda della doccia, aspirare il profumo caldo e umido del bucato quando esce dalla lavatrice, infilarmi nel letto freddo, alla sera, e sentire il peso delle coperte che piano piano mi scaldano, stiracchiarmi al sole della primavera sul mio balcone mentre guardo spuntare i giacinti... sono tante le cose che mi procurano un piacere intenso ma fugace, che scappa via veloce ma lascia nell'anima una sensazione di completo benessere.

Ecco, sono queste le cose che adesso devo imparare a coltivare per trovare serenità nei giorni bui.

Concedermi ogni giorno una piccola coccola, niente di stratosferico, ma che mi lasci un sorriso nel cuore.


Tra queste piccole coccole c'è anche il coltivare le mie amicizie, che sono le vere ancore di salvezza durante le difficoltà.E allora, ecco per una "vecchia" amica una Tilda (che le arriverà a Natale, in effetti, ma non bazzica molto sul blog, quindi non dovrei rovinarle la sorpresa...), una principessa fashion in lilla.




Il corpetto è a quadretti i pantaloni bianchi con bordino di pizzo e la gonna è il voile lilla arricciata in vita. Il tutto addolcito da una rosellina viola e nastrini viola. Come sempre mi affeziono un sacco a tutte le mie creazioni e soffrirò parecchio a chiudela nel suo bel pacchettino.. però, non ho più posto a casa mia, non posso certo riempirmi di bambole!


Adesso mi aspetta una bella fetta di panettone, per concludere una stancante ma produttiva domenica.

E poi... domani inizia l'ultima settimana prima di Natale! Wow!!

Nonostante tutto, anzi, forse proprio considerando tutto quello che sta succedendo, ho bisogno di aggrapparmi alla quotidianità delle cose, allo scorrere normale del tempo, all'allegria di questo periodo dell'anno, per portare un senso di normalità ai giorni che passano.


Alla prossima!

martedì 13 dicembre 2011

Polka dots and Christmas roses

La fabbrica degli elfi è instancabile in questi ultimi giorni prima di Natale (no, non è vero, si stanca eccome!).

Ogni giorno ce n'è una nuova. Questa mattima mi sono trovata a fare un elenco delle cose ancora da finire: mentre cucio quello, taglio quest'altro... poi assemblo... poi però rimane indietro quest'altro ancora.... e i bigliettini, dove li mettiamo??? e qualche gioiellino no? Ho in mente un paio di spille.... Credo che le vacanze di Natale saranno quanto mai meritate quest'anno!


E' che adoro lavorare, creare ogni giorno una cosa nuova, pensare, per ciascuna delle persone a cui voglio fare un regalino cosa farebbe piacere ricevere e intanto immaginare di farlo. E le persone in questione sono proprio tante! E' così bello indagare uno per uno i gusti, i colori, i materiali, gli stili.....

E così, mentre piano piano assemblo la borsa per la mia amica Marcella (se leggi, Marcella, non disperare, arrverà!) mi sono trovata in fretta e furia a tagliare/cucire/decorare queste piccole fatine o angioletti.



Anche loro sono un modello Tilda che non ho rimpicciolito: sono proprio piccoline così! Inizialmente il modello non mi aveva colpito tanto: visti gli abbinamenti di colori e fantasie sul libro sembravano tante piccole Marie Antoinette e mi sembravano poco adatte per il Natale. Poi però ho pensato: e con un abitino natalizio? e con due alucce impunturate di rosso? E siccome adoro i pois bianchi e rossi sono in tinta con la mia cucina, sono festosi, sono due colori che insieme sono meravigliosi, cosa c'era di meglio se non farne un bel po' con il loro abitino a pois? (o come dicono gli anglosassoni, polka dots!)

Un paio, invece, hanno il vestito rosso scuro con le rose di Natale stampate.

Le ho adorate una per una, mentre le preparavo e ora lasciarle andare via sarà complicato.... una però si è già sistemata nella mia cucina!

Ed infine, perchè chi nasce pigro, pigro resta., ecco il valido aiuto del gatto arancione in questo momento di super-lavoro. Ma vi sembra possibile????


Alla prossima (con gli angiolotti cicciotti)!

venerdì 9 dicembre 2011

Take'em as they come, baby

Bisogna davvero mantenere la calma, i nervi saldi, sfoggiare un sorriso e andare avanti come se niente fosse, anche se la vita ti riserva difficoltà che a prima vista hanno il potere di annientarti psicologicamente. Solo che se si consente loro di annientarci davvero, la battaglia è persa. Magari sarà persa comunque ma bisogna almeno provarci.
"Time and time again I've said thai I don't care
that I'm immune to gloom,
that I'm hard through and through
But everytime that matters all my words desert me
so anyone can hurt me
and they do"
cantava Madonna-Evita: mi sono costruita una facciata di durezza, di impermeabilità alla tristezza e alle difficoltà, ma quando serve davvero rimango muta e chiunque è in grado di ferirmi e lo fanno.
E' vero. Anche io nel mio piccolo cerco di nascondere le mie fragilità dietro alla forza delle dcose che so fare, amplifico i miei successi per rendermi forte e per dire a me stessa "vedi? sei riuscita a superare anche questa. Coraggio!" Ma non sempre è semplice.
Sono giorni decisamente strani, ma affidandosi sempre alle parole di una canzone, questa volta del "mio" Bruce "take'em as they come, baby", bisogna prendere le cose così come vengono.
Quindi... forza!

Comunque, pochi giorni fa era il mio compleanno e, oltre a commuovermi come faccio sempre di fronte alle manifestazioni di affetto e amicizia delle persone che mi stanno vicine, ho ricevuto due regali inaspettati: il primo è un gekino che da ormai due settimane ha deciso che il davanzale del mio bagno è un posto meraviglioso per vivere.
Se ne sta lì, si nasconde sotto un pezzo di plastica che ora non oso più spostare, passeggia avanti e indietro, dormicchia.... Eccolo il piccolo (veremente!) Geko lo Squartatore, come è stato prontamente ribattezzato da mio papà. Dicono che portino fortuna... certo a Milano sono molto insoliti. Ora spero solo che il famigerato gatto arancione non lo veda, altrimenti... addio geko!.
Il secondo è stato, proprio questa notte, il mio primo attacco di cervicale! Sono vecchia! Ora capisco la mia amica Betti, capisco la mia mamma, e tutti quelli che soffrono anche loro di cervicale. Al momento non ho dolori, solo delle grandi vertigini che mi fanno muovere al rallentatore. Pazienza, oggi era comunque una giorntata destinata a me e alla mia casa: rimanderò la pulizia di vetri e pavimenti (non mi sembra proprio il caso di salire sulla scala con le vertigini) e mi dedicherò a portare avanti più che posso i miei lavoretti di Natale, così, a brevissimo, potrete vedere qualche scorcio della fabbrica degli elfi. L'elfo arancione ovviamente fa disastri, si diverte come un matto tra nastri bottoni e stoffine e io... beh mi diverto anche io!

Forza, mani, correte veloci che arriva Natale!
Alla prossima!

mercoledì 30 novembre 2011

venerdì 25 novembre 2011

come promesso

Come promesso, ecco qualche immagine dei lavori che sto facendo
Ormai mi sono lanciata con le bambole Tilda, sono una più bella dell'altra.
Questi saranno due fuoriporta: il modello è lo stesso, ma con qualche tocco uno si trasforma in un romantico angelo, con le ali ciccione e un abito a rose (manca ancora una ghirlandina natalizia in mano, che dite?), l'altro invece è un simpatico folletto che aiuta in cucina a preparare i fantastici gingerbread.



Farli non è complicato, ma una cosa che mi annoia da morire è riempire e rivoltare le braccia! E poi il momento più bello è decidere gli abbinamenti delle stoffe, dei nastrini, delle decorazioni....
Non vedo l'ora di avere un po' di tempo e metterne in pista altri!
Almeno lavorare per fare queste cosine deliziose mi risolleva il morale, che con l'aria che tira in questi giorni è proprio a terra!
Alla prossima!

giovedì 24 novembre 2011

Happy Thanksgiving!


Eccoci qua.

complice una giornata di inizio febbre, poi per fortuna rientrata, ieri ho avuto modo di lavorare un pochino ma vi mostrerò domani i progressi della fabbrica....

Oggi è il giorno del Ringraziamento!

Questa festa tradizionale nordamericana ha le sue lontane origini nel 1621 quando, a seguito di difficoltà dei coloni (i "padri pellegrini") nel coltivare le nuove terre insieme ad una grande carestia, riuscirono a fare un buon raccolto e festeggiarono l'evento insieme a tribù di nativi, che contribuirono al pranzo con diversi alimenti.

In realtà sembra che le cose non siano andate proprio in modo così idillico, soprattutto per quanto riguarda i rapporti con i nativi. Ed inoltre, la tradizione antica prevedeva già una "festa del raccolto": per i Celti era Lughnasadh e si festeggiava in agosto, ringraziando per il raccolto che veniva appunto raccolto (!) a partire da agosto. E quindi non si è inventato nulla.


Però è bello avere un'occasione "istituzionale" in cui fermarsi a pensare, visto che nella nostra società sempre più raramente si rilfette sulle fortune che abbiamo.

Io per cosa ringrazio oggi? Per il fatto di avere una vita che mi piace. Per la fortuna di avere una famiglia che mi ha sempre dato tanto amore. Per avere una casa che adoro e un gatto che adoro ancora di più. Per la fortuna di avere incontrato degli amici fantastici (certo non sono sempre tutte rose e fiori, ma so che ho al mio fianco persone su cui posso contrare sempre). Per la fortuna di avere un lavoro (e di questi tempi....). Per avere le capacità che ho, e che mi rattristerebbe non avere. Per avere la possibilità di viaggiare e scoprire il mondo, un po' alla volta, ma piano piano ce la farò. E anche per tanti fatti capitati quando ero più giovane, che se da un lato mi hanno fatto soffrire parecchio, mi hanno anche reso un po' più forte, meno incline al compromesso, meno "malleabile" e più determinata nel considerare alcune cose.

Insomma se ci penso, le fortune che ho non sono poche. E voi?

Alla prossima!

martedì 22 novembre 2011

Un tocco un po' retrò

Eccomi qua.
Mi ero ripromessa di iniziare la mia carrellata sugli angeli Tilda con il dolce angioletto che osserva la mia craft room e mi fornisce spunti creativi, ma sono troppo pigra, non riesco a sistemare quell'angolino!
Così ho deciso di partire da questa signorina un po' retrò, una Tilda in stile Jane Austen. E' bellissima e vedete come arrossisce?



Ha i capelli un po' arruffati (effetto involontario, non sono riuscita a cucirli benissimo, ma l'effetto finale mi ha sorpreso e ho deciso di lasciarglieli così), ha un vestito in stile vittoriano, con un nastro in tinta e due gruppi di roselline, uno alla cintura e uno fra i capelli. Ho aggiunto anche un bordino in pizzo sul corpetto.
L'unica cosa è la finitura delle maniche che non mi convince molto: l'originale le arriccia a palloncino ma non so. Farò qualche prova, anche se non ho molto tempo perchè è un regalo per la mia mamma, appassionata di Jane Austen, di quel periodo storico e delle città inglesi che ne sono l'anima (come ci siamo divertite a Bath, nelle sale da tè.....). Ora che ha finalmente una craft room tutta per lei (invidia!) ci voleva una Tilda per tenerle compagnia mentre lavora!

Intanto, ho iniziato anche a riflettere. Giovedì negli States si festeggia il Thanksgiving Day. E oltre a cercare una buona ricetta per il tacchino con le castagne, che voglio prepararmi, sto inziando anche a ragionare su quest'anno passato e sulla mia vita in generale, per fare un bell'elenco di cose per cui essere grati. Pensateci.... anche se a volte le giornate sono grigie, non si vede uno spiraglio di sole, ci sentiamo un po' giù... quanti motivi abbiamo epr cui essere contenti e per cui dire un bel "grazie!". Sto pensando di copiare qualche idea delle blogger americane per farmi un bel quaderno in cui, anno dopo anno, raccogliere i miei motivi di gratitudine.
Intanto, rifletto.

Alla prossima!

martedì 15 novembre 2011

back from Chester!

Eccomi di ritorno da due intensissimi giorni a Chester. Approfittando di un impegno lavorativo, ho avuto la possibilità di visitare questa cittadina medioevale (beh, in gran parte ricostruita in epoca successiva) che è un incanto. A parte l'atmosfera in sè, camminare tra queste case e negozi meravigliosi che trasportano direttamente in un'altra epoca, c'era anche l'allegria tipica di chi inizia a decorare le vetrine per Natale, degli scaffali pieni di meravigliose candy canes, dei bigliettini d'auguri natalizi che spuntavano da ogni angolo. E poi, beh , ero in Inghilterra!

Non so come mai questo Paese mi affascina così tanto, sarà perchè lì si celebrano tutti gli aspetti grandi e piccoli della vita che anche io condivido e amo. Come la passione per la natura e l'amore per gli animali, in tutte le loro forme. Come quel sapore un po' rustico, come la lana e il tweed. Come i cibi sostanziosi, senza pretese di nouvelle cuisine, ma solidi, coi piedi per terra. Come il craft! Mamma mia ho fatto una scorta di materiali che qui in Italia se li trovo li pago una cifra! Tanto che ho dovuto spedire per posta la guida e altro materiale per paura di superare il peso consentito per il bagaglio a mano (imparare: la prossima volta, fare il check-in per il bagaglio da stiva al ritorno!)
Ecco qualche immagine di questi due giorni spettacolari: il primo un po' nuvoloso, il secondo che è iniziato con una mattinata dorata dopo l'acquazzone della notte.
...le insegne dei pub...


... le famose Rows...



... spettacolari colori autunnali....

...qualche simpaticissimo incontro.



Non vedo l'ora di tornare a scoprire qualche altro angolo di questo bellissimo Paese!

Alla prossima!

lunedì 7 novembre 2011

My special comfort food...

In questi giorni sono molto nervosa. E non so perchè. Un po' sarà l'idea di partire qualche giorno, che ultimamente mi mette sempre un po' di ansia. Un po' perchè sono in una fase creativa in cui ho mielle idee e progetti e non ho il tempo materiale di fare tutto quello che ho in mente. Un po' perchè ho quasi terminato la mia craft room, ma ogni volta che guardo la scrivania, invece di essere felice, vedo pile di carta e materiali accumulati che non ho l'energia di buttare e/o sistemare e mi sconforto.

Per fortuna che il mio amatissimo autunno mi rinfranca con delle fantastiche vellutate di verdura. Non amo minestre e brodi, non mi sono mai piaciuti, ma una tazza piena di una crema di verura calda e profumata, magari arricchita con pezzettini di formaggio che fonde, con qualche crostino o un filo d'olio toscano (di quello buono buono), ecco questo mi piace molto.

E in questi giorni ne sto facendo vere e proprie scorpacciate. E, almeno nella mia ricetta, sono anche molto veloci da preparare. Faccio soffriggere qualche fettina di cipolla tagliata sottile in un pochino d'olio, vuoto nella pentola un barattolo di legumi in scatola, o di altra verdura tagliata a cubetti (ne ho fatte parecchie di zucca, ma anche di patate) e lascio insaporire qualche minuto, copro con un po' di brodo e lascio cuocere circa 15 minuti. Poi aggiungo del formaggio o qualche altro ingrediente a seconda dell'ispirazione del momento. E' un vero e proprio toccasana per giornate stressanti e senza un attimo di sosta!


Volevo anche presentare qualche anticipo della mia famosa stanzetta, ma non ho ancora finito di stuccare i vecchi buchi e non è proprio fotografabile. Deve finire il make up, poverina, e poi... si mostrerà in tutta la sua bellezza!

Alla prossima!

venerdì 4 novembre 2011

W i colori VII (il rosa)

Manca ancora il rosa, vero?

Allora prendendo spunto da the queen, che si è presentata la scorsa settimana d un evento pubblico vestita da confetto, ecco che mi è venuto in mente che del rosa non ho ancora parlato.


il rosa è il colore baby per antonomasia, il colore che nelle vetrine di giocattoli mi riporta in un attimo a quando ero bambina e cercavo le scatole di questo colore nelle vetrine, sicura che racchiudessero tesori con cui giocare. Non capita anche a voi?

il rosa è il colore dell'infanzia e di tutte le cose ed essa correlate, che richiamano un mondo perduto in cui tutto era facile, non dovevi alzarti per andare a lavorare, gli errori che commettevi non erano così gravi, c'era la sicurezza di avere sempre un "cuscino" di appoggio. Ora è vero che la vita evolve e regala esperienze allora impensate, però un po' di nostalgia per questo mondo fumettoso rimane.


E' un colore romantico, ma a mio avviso non romantico come il lilla/viola perchè porta con sè tutti i richiami all'infanzia, alle bimbe appena nate, alle barbie, agli occhiali da sole di plastica rosa quando si andava in spiaggia... che bei momenti!

Ora spero di trovare 5 minuti in questo prossimo weekend per mostrarvi le mie ultime creazioni e poi.... qualche giorno di vacanza nella mia amatissima Inghilterra: quest'anno si esplora Chester, città medioevale!

Alla prossima!

mercoledì 26 ottobre 2011

Arrivano le streghe!

"Double, double toil and trouble

Fire ever burn and cauldron bubble"


recitano le streghe del Macbeth (e il coro degli studenti di Hogwarts in Harry Potter....)


Piano piano, nel pochissimo tempo che ho a disposizione in questi giorni, la casa si sta preparando a celebrare Halloween. Essendo una festa anglosassone è ovviamente entrata nel novero delle feste che celebro, preparando una cena per i miei amici.

Quest'anno ci saranno anche le fantastiche caramelline americane, le candy corn, caramelle tipiche a forma di chicco di mais tricolore: bianco, giallo e arancione. Le ho viste in un negozio negli States e nel giro di 5 minuti erano al sicuro nella valigia.... e sono anche buone!

E a rallegrare la casa è arrivata appunto una simpatica streghetta, con il vestito arancione e il cappello a punta.





Anche questo modello è Tilda (sono sempre più innamorata di queste belissime bambole e... vedrete fra poco, che progettone vi presenterò...!) e si tratta della strega buona, che nella tradizione nordica (l'autrice è norvegese) arrivano a Pasqua.

Io ho usato delle stoffe a tema Halloween per il vestito (blusa, pantaloni e grembiulone), i capelli sono in lana grossa nera e sono molto soddisfatta del risultato.




Nella mia idea originaria dovrebbe avere in braccio un gatto: vediamo quanto tempo ed energie avrò nei prossimi giorni e se riuscirò a cucirlo.

Ora mi dispiacerà relegarla in una scatola insieme agli altri addobbi di Halloween per il resto dell'anno! Povera streghetta!

A presto!

domenica 16 ottobre 2011

Boschi e castagne

Oggi finalmente, la concretizzazione di quella che considero l'essenza dell'autunno. Dopo qualche tentennamento, siamo riusciti ad andare a fare una bella castagnata nei boschi della Valsassina. Il posto lo conoscevo fin da quando ero piccola, quando puntualmente una domenica mattina d'autunno i nostri genitori ci caricavano su una macchina ed radunavano le famiglie di cugini per l'appuntamento annuale: andare a raccogliere le castagne, terminando la giornata con una mangiata di pizzoccheri e una passeggiatina digestiva nel paesino arroccato sulla montagna.








Oggi i pizzoccheri sono mancati, ma c'è stato tutto il resto: una splendida giornata fresca d'autunno, un bosco dai colori infuocati, il sentierino non troppo difficile e tante castagne (quasi 1 kg!), nonostante le previsioni di scarsa raccolta, dal momento che fa ancora troppo caldo. E per finire, due passi sul lungo lago di Bellano.Ci siamo divertiti, abbiamo respirato aria buona profumata di bosco e adesso non mi resta altro che andare alla ricerca di qualche ricetta interessante per conservare il mio prezioso raccolto autunnale e non cucinare le castagne sempre e solo arrostite.





E in tema di autunno e colori caldi, ecco altre due Tilda: questi erano originariamente degli spaventapasseri, che però sono state modificate in due ragazzine country, col cappellino di paglia che vanno a riempire i cestini di mele rosse e lucide.






Alla prossima!

sabato 15 ottobre 2011

Qualcosa di utile (II)

Ecco, la storia del falco pellegrino mi ha dato nuova linfa.

Forse era da tempo che sotto sotto meditavo di farlo, ma venire in contatto con gli splendidi volontari dell'ENPA mi ha definamente convinta.

Ho adottato a distanza una micia sfortunatissima, di nome Whirlpool.

Come dicevo, ho una situazione che non mi permette di accogliere un animale con dei problemi fisici, che necessitano di una cura costante e di una continua presenza: chi se ne prenderebbe cura quando sono in ufficio?

Allora ho scelto questa modalità: lei rimane affidata alla struttura dell'ENPA ma io provvedo alle medicine e al suo sostentamento.

Non è egoismo: se potessi accoglierla in casa e coccolarla come merita lo farei molto più che volentieri!

Eccola qui, con il suo meravoglioso musino.





Ho scelto lei tra i vari mici presenti nella struttura ed adottabili perchè ho pensato che con la sua storia, difficilmente una famiglia la vorrà in casa e quindi merita tutto il sostegno possibile.

I volontari mi hanno invitata ad andare a conoscerla. Non vedo l'ora, anche se temo che mi si spezzerà il cuore nell'uscire e tornare alla mia vita dopo aver visto tanta sofferenza.

Resta l'amarezza di chi, non riuscendo a comprendere che al mondo ci sono idee, sensibilità e affinità differenti, commenta questa scelta come inutile facendomi passare come una persona poco attenta a chi soffre per davvero e mi rovina la felicità che provo per la consapevolezza di aver fatto un pochino di bene.

Ma perchè, la sofferenza animale non vale nulla? Non meritano anche queste bestioline dignità ed amore? Io quando leggo certe storie di violenze, di crudeltà gratuite nei confronti di un animale indifeso, di profonda indifferenza verso l'animale in quanto "non-umano" (e quindi forse nella testa di qualcuno non degno di attenzione e amore), provo una rabbia e un'impotenza enormi perchè so che non posso fare nulla per cambiare queste cose.

Mi consolo pensando che la mia scelta sia (me lo auguro) un aiuto concreto almeno per la povera Whirlpool.

Alla prossima!


mercoledì 12 ottobre 2011

W i colori VI (il lilla)

Come dicevo l'ultima volta, mi manca ancora qualche colore.

E allora oggi ecco a voi il lilla, abbinato anche alla sua sfumatura più scura, il viola. La prima immagine quando penso a questo colore sono i quadri di Monet, le albe sul fiume quando la luce inizia a tingersi di violetto e si diffonde intorno morbida e soffusa.

E poi gli sterminati campi di lavanda, quella che immagino sia la Provenza e che vorrei tanto andare a visitare (uno dei miei sogni è visitare i paesini sparsi nelle campagne francesi, fermandomi in tutti i negozietti che vendono pizzi, bottoni di legno, portabiancheria di lino bianco, oggetti antichi di una vita semplice e rustica, custoditi con amore...)

Il lilla mi porta una sensazione di tranquillità, mi avvolge con il profumo dei tanti fiori primaverili, mi tenta con le glasse preziose dei pasticcini parigini stile Marie Antoinette.

Riesce ad evocare nella mia mente un modo raffinato, in bilico tra l'eleganza stile anni '20 dei tulle e dell'ametista e la vivacità sofisticata delle stoffe etniche ricamate in oro su sfondo viola.




E quindi, questa volta che si parla di violetto, vi presento la mia prima fatina-Tilda-cicciona: il modello è il Kake-angel, a cui ho aggiunto delle ali con perline luminose e sfaccettate. E' stata creata per la cameretta della piccola Emma, tutta rosa e lilla.



Eccola qui, romantica e un po' sovrappeso, come la strega che l'ha cucita....Sono veramente soddisfatta!

Alla prossima!

martedì 4 ottobre 2011

voglia di... verde

No, non è una ripresa del tema dei colori... anche se ce ne sono ancora alcuni in sospeso, tra cui il marrone, che è un colore che mi fa veramente impazzire (e non solo perchè mi ricorda il cioccolato...).



E' solo che è un periodo complicato: da quando sono tornata dagli Stati Uniti sto riflettendo molto. Nella mia compagnia stanno succedendo cose strane che non ho la forza (nè forse la voglia) di indagare. Sembra che non ci sia più la voglia (e non me ne sono accorta solo io) di trovarsi, di chiacchierare. ogni cosa è un'estrema difficoltà e si stanno alzando pericolose barriere di incomprensioni ed egoismi.

Poi questa estate che non vuol finire mai! Io ho voglia di freddo! ho voglia di accoccolarmi nella coperta col mio micio che fa le fusa in braccio, ho voglia di passare una domenica pomeriggio in compagnia di una tazza (o più!) di tè aromatizzato e caldo. Ho voglia di alzarmi alla mattina e sentire l'aria fredda e frizzante dell'autunno e dell'inverno! Ho voglia di vedere i colori autunnali, la luce particolare che cambia l'atmosfera e la rende più morbida e soffusa.

Allora devo rifugiarmi nel verde per trovare un po' di pace.

Quindi cosa di meglio che cucire questa bellissima ranocchia (non le ho ancora dato un nome) per decorare il mio bagno? Il modello è di Tilda, e la salopette è stata fatta con la stessa stoffa che ho utilizzato per il bunting e per il barattolo porta-anticalcare.




Per ora se ne sta lì, con la sua rosa in testa e magari aspetta qualche altro piccolo amico. vedremo.


E poi... sempre in tema di verde mi sto avvicinando all'Irlanda. E' un Paese che non ho mai apprezzato fino in fondo, forse perchè il mio amore incondizionato per l'Inghilterra rendeva imporobabile (nella mia testa!) un interesse per l'Irlanda, forse perchè la immagino molto simile all'Inghilterra, insomma, l'ho sempre snobbata. Eppure in queste ultime settimane sento un interesse particolare, che mi sta quasi quasi facendo prendere in considerazione l'idea di una prossima vacanza proprio nell'isola di smeraldo. Il seme è gettato, aspettiamo l'inverno (se mai arriverà) e vedremo cosa germoglierà a primavera! nel frattempo mi documenterò.



Alla prossima!

giovedì 29 settembre 2011

Qualcosa di utile

Ieri è stata una giornata strana iniziata con l'avvistamento, all'interno del nostro cortile, di un bellissimo falco pellegrino. ?!? questi animali non dovrebber essere qui! E infatti il suo comportamento era abbastanza anomalo: se ne stava sul davanzale di una finestra guardando tranquillamente la gente all'interno, ma non spaventato o incuriosito: sembrava in attesa.




Dopo un primo contatto infruttuoso con la LIPU siamo riusciti a chiamare assistenza: è venuto un volontario dell'ENPA (l'Ente Naziona per la Protezione Animali) che ha catturato il falco (che a dire il vero se ne stava a bordo piscina....) e lo ha trasferito immediatamente all'oasi WWF di Vanzago, specializzata nella cura dei rapaci.

Il povero falco è piuttosto malconcio e domani forse si saprà quale sarà il suo destino.

Trovarsi a meno di un metro e fissarlo negli occhi è stato incredibile. Io amo da sempre i rapaci ed è stata un'esperienza unica.

Spero che ce la faccia, la nostra piccola mascotte!





Ecco, ieri ho sentito di aver fatto qualcosa di utile chiamando l'ENPA perchè intervenisse. E' sembrata una giornata bella, piena di qualcosa di vero.


E sto maturando anche un'altra decisione.... a casa mia un gatto già c'è e due non risucirei proprio a gestirli ma forse un'adozione a distanza... ho letto sul loro sito storie terribili di animali abbandonati, semplicemente sfortunati o sequestrati a padroni che li maltrattavano. Come si può pensare di fare del male ad un animale?

Certe cose mi stringono il cuore come non riesco a dirlo.

Non so, magari quest'anno che è stato caratterizzato da paure e sofferenze nella sua prima parte può concludersi con del bene: un gesto d'amore verso una creatura sfortunata e sola.

Oggi mi sento così.

Alla prossima!

mercoledì 21 settembre 2011

Nuovi acquisti

Las Vegas, città che reputavo poco interessante (almeno non da doverci passare 2 giorni!) mi ha invece sorpreso con un negozietto di materiale scrap ("Scrappin' Time").


Dopo un momento di confusione inziale, in cui vedevo troppe cose belle tutte insieme (che qui non trovo nemmeno a piangere), mi sono messa d'impegno e ho fatto una bella scorta di adesivi, carte, piccole decorazioni. Altro che outlet!



per me quello è stato il vero affare! E mi ha anche fatto pensare: se voglio fare cose belle, devo anche procurarmi i materiali adatti. E' inutile che cerco di adattare le cose che ho ad un progetto che ho in mente quando so che ci vorrebbe una cosa specifica (una carta, un adesivo, un nastrino!) il risultato inevitabilmente non è al 100%.

E allora ho fatto un giro su un sito che è una miniera di ispirazione e di prodotti, Etsy.




E questo è quello che ho comprato: dei fantastici cordini vintage, e 6 rotoli di washi tape, uno scotch giapponese fatto con una fibra di carta speciale, 3 in verde e 3 in marrone.

L'idea è utilizzarlo per fare delle cornici sulle mie pagine scrap, decorare oggetti..... e i cordini sono fantastici per dei pacchettini! Poi mi piangerà il cuore ad usarli!

Ho comprato anche una serie di adesivi di cui però al momento non ho una foto fatta bene.

Con uno scotch decorato simile, anche se in plastica lucida, ho fatto la cornice per due pagine del mio album dedicato ai viaggi, quelle che racchiudono le foto del percorso nell'America centrale e un po' country: lo scotch è a quadretti rossi e bianchi con un piccolo pizzo bianco. perfetto, no?



Inoltre ho anche acquistato 4 libri con modelli Tilda, le bambolone norvegesi un po' stilizzate e un po' romantiche. Sono mesi che le vedo, che le studio e finalmente mi sono decisa a comprare i modelli. Ora serve solo il tempo per mettersi a farle!



E domenica... fiera di hobbistica a Milano. Cosa si vuole di più?


Alla prossima!

venerdì 9 settembre 2011

La (quasi) normalità

Ed eccoci alla (quasi) normalità di settembre.



Ho sempre amato il mese di settembre che profuma di libri nuovi, matite di legno con le punte aguzze e inizia a tingersi di tutte le tonalità calde e dorate dell'autunno.

Quest'anno inizio il mese un po' in sordina, ancora ubriaca di tutte le immagini che hanno accompagnato il meraviglioso viaggio negli Stati Uniti e che sto cercando di far sedimentare nell'anima.

Non so ancora come definire quest'esperienza.

Stancante, di certo. Tre settimane, 6400 km, in 6 persone chiuse in una macchina che per quanto spaziosa, sempre macchina resta.

Esaltante, per il senso di libertà infinita che gli spazi immensi suggeriscono: dovunque spazi lo sguardo non si trova assolutamente nulla. Certo non dappertutto, ma le distese infinite del New Mexico mi sono rimaste impresse nel cuore.

Stupefacente, per la cordialità immensa di molta gente incontrata lungo la strada, soprattutto, se bisogna essere onesti, nella parte est e centrale mentre nell'ovest abbiamo trovato qualche reticenza in più. E di certo questo ci ha sorpresi molto, abituati come siamo all'immagine degli americani frenetici.

Appena riesco a far mente locale, vi mostrerò qualche immagine, anche se questa, una per tutte, è per me la sintesi di questo viaggio.


E ieri sera, dopo settimane di clado, stanchezza e pigrizia, ho tirato nuovamente fuori la macchina da cucire per confezionare un piccolo gufo per un'amica, che anche lei ama i colori autunnali.

Il modello è quello bella bravissima Countrykitty, un po' meno decorato del suo però.


Gli occhioni mi fanno impazzire e credo che li utilizzerò anche per dei gattini, di cui quest'estate ho trovato qualche immagine ispiratrice sul web.



E per non lasciare in sospeso chi mi chiedeva come procede il progetto "ordine craft room" ecco una delle novità: l'organizzazione dei materiali.

per quanto la bellissima scatola ex da pesca che avevo adibito a contenitore dei nastri mi piacersse molto, non era proprio del tutto comoda. Allora, con tanta pazienza per tagliare i supporti in cartoncino e un paio di scatole basse dell'ikea (e di chi se no?) ecco i miei nuovi porta pizzi e nastri. Molto meglio, no??


a presto!

giovedì 14 luglio 2011

Int'l cuisine week: giovedì, l'India

Chiaramente non poteva mancare questo stupendo paese e la sua meravigliosa cucina nella mia etno-carrellata!





Ero un po' scettica sulla cucina indiana, in realtà più che sulla cucina in sè (mi piace un sacco sperimentare) sulle condizioni igieniche che avrei trovato. In effetti ho visto cose che hanno ridimensionato un po' i miei standard di tolleranza e accettazione, ma con il cibo non ho avuto fortunatamente problemi.

E quindi allora questa sera, visto che fa ancora caldo e non me la sento di cucinare piatti troppo elaborati, ho preparato una insalata di formaggio yocca, cetriolo e curry e un kheer, che è un budino di riso profumato con cardamomo e pistacchi.




RICETTA (per 1)

250 ml di latte

1 cucchiaio di riso basmati

3-4 bacche di cardamomo leggermente schiacciate

una decina di pistacchi tritati

1 cucchiaio di zucchero

portare ad ebollizione il latte insieme allo zucchero, quando bolle aggiungere le bacche di cardamomo e abbassare la fiamma. Mescolare perchè il riso non si attacchi e lasciar bollire lentamente fino a che il latte non si è ridotto della metà.

Togliere dal fuoco e aggiungere lo zucchero e i pistacchi (lasciarnneun po' per la decorazione). Raffreddare e mettere in frigo almeno 4 ore. Prima di servire spolverizzare con i pistacchi rimanenti

Non vedo l'ora di tornare di nuovo in India, ma questa volta nella parte sud del paese: dopo aver percorso le strade dei maharaja, nelle città decorate con fiori ed intagli musulmani, voglio assaporare il sud indù, con i templi incredibili e colorati.

Paradossalmente, al posto del Taj Mahal che pure è splendido e davanti al quale sarei rimasta ore ed ore, quando penso alla "mia India" vedo il paesino di Orchha, con i cenotafi che spuntano dalla steppa, la passeggiata nella strada buia, illuminata con le lucine dei nostri cellulari e le mucche bianche che comparivano all'improvviso. Ecco era così che me la immaginavo, rurale e un po' decadente, abbandonata a sè stessa eppure bellissima, con i templi pieni di scimmie e il palazzo in rovina, con gli affreschi mervigliosi delle divinità indiane.


Non so se quasta settimana mi sta facendo bene.... non vedo l'ora di rimettemi in viaggio!!!!


Alla prossima!

mercoledì 13 luglio 2011

Int'l cuisine week: mercoledì, il Messico

Oggi è stata una giornata decisamente altalenante. Innanzitutto proprio fisicamente perchè non sono decisamente capace di camminare sulle zeppe (e si è anche rotto il cinturino!). E quindi ogni passo è una sofferenza! Imparerò mai?


Poi per varie cosucce che capitano nell'arco della giornata, fino all (magica!) chiusura con la prenotazione di due biglietti per Harry Potter: l'ultimo film esce venerdì! E quindi andrò con la sorella a vederlo. E poi, come recita la locandina, tutto finisce. Sigh.



Comunque questa sera, per ricreare un'atmosfera festaiola di metà luglio, ecco delle ottime tortillas mexicanas!





Il Messico è un altro luogo che ha nel mio cuore un posto speciale e vorrei andare a visitarlo il prima possibile. Sogno da sempre le piramidi a gradoni immerse per metà nella foresta, le distese aride piene di cactus, le case in terra rossa.... Spero di "assaggiarne" un pochino già quest'estate, nel New Mexico, Texas e Arizona. Non vedo l'ora!!!

Per ora mi accontento di imitare i piccantissimi piatti pieni di chili e fagioli rossi. Così questa sera, vai di tortillas!

O meglio, una sola tortilla, con nachos, salsa piccantina e per chiudere una macedonia fresca di frutta tropicale (ma quanto sto mangiando questa settimana???)





RICETTA (per 1)

1 hamburger

1 tortilla di mais /o 1 piadina

1/2 confezione di salsa piccante

formaggio filante.



Far scaldare la salsa in una padella, aggiungere la carne sminuzzata, salare e amalgamare bene. Quando è cotta riempire una tortilla, coprire di formaggio a pezzettini e rimettere in padella (o in forno) qualche minuto, fino a che il formaggio non si scioglie.

Enjoy!


Alla prossima!

martedì 12 luglio 2011

Int'l cuisine week: martedì, il Giappone

Oggi giornata minimalista.


Anche perchè per fare il solito tragitto di 10 minuti questa sera c'è voluta quasi un'ora con l'orario estivo dei mezzi!


E allora questa sera W il Giappone!




Non ci sono mai stata ma dopo aver visto la Cina l'ho messo nella mia lista di posti da visitare prima o poi. Mi affascina soprattutto il Giappone tradizionale, quello dei templi immersi nei boschetti. Della dignità serena e semplice della gente.


ma anche la "schizofrenia" del Giappone moderno, con la passione per le cose kawaii. Ogni tanto mi sento anch'io un po' così!

E allora questa sera cosa meglio di un piatto di sushi?


O meglio, i puristi mi correggeranno, ma non c'erano i famosi bocconcini di pesce crudo ma solo i maki ripieni di tonno, salmone e verdura.


Con salsa di soia e (non ho resistito) le "nuvole di drago" che sicuramente sono cinesi ma non so se magari sono sbarcate anche al di là del mare.

E per terminare una ciotolina di ciliegie, vista l'importanza di questo fiore per il popolo del sol levante!


La ricetta? ho barato ma l'ho comperato già pronto!!

Alla prossima!

lunedì 11 luglio 2011

Int'l cuisine week: lunedì, il Marocco

Da qualche parte ho letto che questa è la settimana della cucina internazionale.

E allora mi è balenata un'ideuccia.... perchè non approfittare di una stanca settimana di luglio per rendere omaggio alle varie cucine che con i loro colori e sapori rallegrano il mondo?
Oggi, lunedì, cominciamo con qualcosa di semplice e fresco: un bel cous cous marocchino!



la cucina del Marocco, che avevo tanto sognato prima di visitare questo paese, in realtà si è rivelata piuttosto monotona: dovunque abbiamo provato il famoso piatto tradizionale: il pollo con limone e spezie. Che per essere buono è buono, ma dopo due giorni inizia a stancare...

Una sera, in un ristorante allestito sotto una tenda berbera abbiamo mangiato un ottimo agnello alla brace con il cous cous.

La mia versione è più fresca, è un cous cous estivo, leggero e freddo.



RICETTA (per 1)

1/4 peperone rosso,

1/4 peperone giallo,

1/2 zucchina,

piselli,

ceci,

cipolla,

1 petto di pollo a pezzetti,

olio, sale, basilico,

1 tazzina di cous cous.

Innanzitutto ho pulito le verdure e preparato un soffritto. Ho aggiunto le verdure a dadini e dopo qualche minuto il pollo. Quando il pollo è stato cotto ho tolto tutto dal fuoco. Nel frattempo ho preparato il cous cous, seguendo le istruzioni della confezione (la mia diceva 1 tazza di acqua per 1 tazza di cous cous). Una volta gonfiato ho aggiunto un pezzettino di burro (o olio) per non far appiccicare i grani e ho unito le verdure. Infine ho guarnito con il basilico fresco.

Ha riposato una notte in frigo e quaesta sera era ottimo!

L'ho accompagnato con un piattino di fichi freschi.


Il Marocco mi ha sempre affascinato. Ho iniziato a sognare questa terra dall'alto della Rocca di Gibilterra, in Andalusia. E finalmente due anni fa, ho avuto modo di fare il classico tour delle città imperiali. E' una terra piena di fascino e di contraddizioni, con una spinta verso la modernità e per contro il peso di secoli di tradizioni che lo schiacciano.

Appena mi sarà possibile, visiterò anche il sud, con le kasbah che sorgono dalla sabbia e i colori intensi al loro interno, che spiaccano sulle tinte delicate delle mura e delle case.


Ah, che voglia di mettermi in viaggio!

Alla prossima!