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mercoledì 22 settembre 2010

Appunti di Viaggio (3): Avila

Ed eccoci giunte ad Avila, dopo un rapido trasferimento in autobus (amo i mezzi di trasporto pubblici in Spagna! Abbiamo girato per 10 giorni spendendo pochissimo e senza mai spiacevoli sorprese...)
Avila è la città che tra tutte mi ha colpito di meno. Certo, le mura praticamente intatte sono impressionanti e vedere la città dall'alto ha il suo fascino.



Però... non è stato "amore prima vista" come per Toledo e Segovia.

Di notevole, oltre alle mura, c'è qualche palazzo rinascimentale: mentre a Segovia si susseguono chiese, piazze, monumenti, ad Avila ci sono dei bei palazzi e poco altro.



Abbiamo visitato il monastero di Santa Teresa e un bellissimo convento, San Tomas, ubicato alla fine di una scarpinata che non finiva più sotto il sole.

Però veramente bello.

Infine, bellissimo esempio romanico, la basilica di San Vicente, legata alla leggenda dell'ebreo che aveva tentato di profanare il corpo del Santo dopo il martirio ma è stato attaccato da un enorme serpente, fatto che ne ha determinato la conversione e la decisione di edificare la basilica.

I giorni di vacanza stanno per terminare, ora ci aspetta l'ultima fatica: Salamanca, la città universitaria!!

giovedì 16 settembre 2010

Appunti di viaggio (2): Segovia

Dove ero rimasta?
Ah, si, sul treno per Segovia. Treno ovviamente puntuale e pulito che dopo essersi lasciato alle spalle Madrid ha iniziato ad addentrarsi nela Castilla y Leon e piano piano saliva, saliva, saliva....
Siamo arrivate a Segovia con il tempo incerto ed infatti quel pomeriggio ha piovuto, ma dopo un giro brevissimo ci siamo rintanate in albergo e abbiamo aspettato il sole.
Segovia è molto diversa da Toledo, le manca il fascino del vero medioevale anche se è tutto un susseguirsi di bellissime chiese romaniche in pietra chiara.
Però i labirinti del quartiere ebraico di Toledo sono un'altra cosa.
C'è una bella cattedrale ma buia e fredda: le chiesettine sono molto più suggestive.


Un altro angolo affascinante della città è il castello: sembra un castello delle fiabe, abbarbicato in cima alla montagna. L'abbiamo visto per la prima volta di sera ed è stato uno spettacolo bellissimo.

Anche l'acquedotto romano non scherza!
Ma la cosa in assoluto più bella, che per ora quando penso a questo viaggio rimane in cima alla lista, è la Iglesia de la Vera Cruz: una costruzione circolare, appartenente all'ordine dei Cavalieri di Malta, sola e abbandonata in mezzo alla campagna assolata, a cui siamo arrivate dopo una ripida discesa dalla città. Incantevole.

Da Segovia abbiamo fatto anche una visita a San Ildefonso de la Granja, palazzo reale sullo stile di Versailles, che però ha dei giardini estesi ma lasciati al bosco, senza le aiuole variopinte e le siepi classiche dei palazzi dell'epoca, a parte un misero giardinetto sul retro.
Immancabili i cigni bianchi e le fontane che però non erano aperte durante la nostra visita.
Bene, ora prendiamo un autobus per raggiungere la città di Avila, città mistica in cui è nata S.Teresa....

martedì 7 settembre 2010

Appunti di viaggio: Toledo

Eccomi finalmente di ritorno e con una veste nuova al mio blog. Sto sperimentando le nuove funzioni e ho trovato questo sfondo che visto che è arancione mi sembrava assolutamente adatto.

In questo e nei prossimi post vorrei descrivere brevemente il viaggio che ho fatto quest'estate, sperando di far venire anche a voi la voglia di preparare la valigia e partire. Intanto che nel forno cuoce una tortina allo yogurt (sembra di essere già in inverno, W il forno!!) riordino immagini ed appunti del mio bel viaggio.
Innanzitutto devo riconoscere ancora una volta che la Spagna è un Paese veramente avanti, e molto più avanti rispetto all'Italia. L'attenzione verso il turista, nelle grandi e piccole cose, che ogni volta ritroviamo in Spagna non è pari a nessun altro Paese che io ho visitato.
Il tour, tutto assolutamente fai-da-te è iniziato a Toledo: cittadina medioevale in cui convivevano abbastanza pacificamente cristiani, islamici ed ebrei. Poi è salita al potere Isabella (la fanatica) e tutto è cambiato. Dappertutto ci sono tracce di questo intrigante miscuglio di arti e culture: la sinagoga decorata con motivi arabi lungo le pareti, l'antica moschea che mostra affreschi del Giudizio Universale, le chiese con gli archi a ferro di cavallo, tipiche del periodo arabo-andaluso.


E' veramente molto affascinante.

Abbiamo assisitito alla festa di ferragosto, con i fuochi d'artificio in pieno giorno, abbiamo preso il trenino turistico (lo zocotren!!!), ci siamo rimpinzate di paella e delle specialità del luogo, soprattutto la cacciagione (cervo e pernice).

Le strade sono un labirinto: sembra di andare nella direzione giusta poi tutto ad un tratto, ecco spuntare un monumento che guardando la cartina, non doveva assolutamente essere lì... e quindi ci si accorge di aver sbagliato, ma dove? in quale incrocio??
E' facile perdere l'orientamento e spesso anche la pazienza.
Molto tipici sono i cubertizos: stretti vicoletti coperti, in genere di legno, che a passarci sotto danno un vago senso di inquietudine....


Il nostro albergo era abbastanza in centro ed è stato un continuo scarpinare su per una salita e giù per una discesa, poi ancora su e poi ancora giù... ma ne è valsa veramente la pena!



Fine prima puntata!
Saliamo sul treno che ci lascerà.... a Segovia!
A presto!