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giovedì 31 dicembre 2009

Tempo di bilanci... e bilance

Ed eccoci arrivati ancora una volta al fatidico 31 dicembre. Fatidico perchè, anche se uno non vuole, è il momento dei bilanci.
Ebbene, che voto dare a questo 2009? Non è certo stato un anno splendido, però nemmeno tutto da buttare.
Prima cosa importante, ho ritrovato la mia amica Barbora, amica cecoslovacca che avevo perso di vista da 20 anni e sono andata a trovarla a Praga. E' stata una sensazione stranissima ritrovarsi dopo così tanto tempo, lei ha due splendidi bambini e terrò stretto il ricordo della prima sera a casa sua, nel suo piccolo giardino avvolte in due plaid pesanti con tra le mani una tazza bollente di tè a raccontarci le nostre vite.
Poi sono finalmente stata in Marocco, che sognavo da tempo. Però, mentre avevo sempre immaginato di ritrovarmi in una Alhambra formato gigante, quello che ho trovato mi ha leggermente deluso. Non che non mi sia piaciuto, ma non era quello che mi aspettavo. Devo imparare ad andare in giro senza troppe aspettative e gustandomi quello che trovo al momento.
Purtroppo quest'anno l'Inghilterra ha saltato. Il mio sogno è riuscire piano piano a visitare tutta questa splendida isola, un pezzettino per volta, due/tre giorni all'anno, una rapida toccata e fuga. Quest'anno non ce l'ho fatta, l'anno prossimo devo impegnarmi di più. E questo, sul fronte viaggi/esplorazioni è tutto. Va beh, aggiungiamo l'acquario di Genova che è dai tempi dell'università che dico che voglio andare a vederlo.... però è saltata l'India!

Dal punto di vista del lavoro è stato un anno abbastanza strano. Strano nel senso che ogni giorno devo inventarmi la mia professione, e non è certo quello che avevo in mente. Ok, sono contenta di aver lasciato la vecchia azienza, lì stavo propro male e non venivo valorizzata minimamente, ma qui la sensazione è ogni giorno "ah, si, e tu di cosa ti occupi?" ed è più di un anno e mezzo che lavoro lì. Purtroppo le tanto osannate prospettive inziali sono andate in fumo (e a volte mi chiedo ci sono mai state?), quindi devo decidere che cosa voglio davvero. Solo che continuo a rimandare il momento della verità, anche con me stessa. Vorrei un lavoro interessante, che mi permetta di crescere dal punto di vista tecnico, che mi faccia essere il riferimento su un certo argomento. Non voglio passare le giornate facendo finta di essere la mega esperta di cose che non so. Vorrei un lavoro che però mi renda possibile avere anche una vita mia, non come tante persone che vedo (e che vedevo) che alla fine vivono solo per l'ufficio. Questo significa non avere ambizioni, visto che così mi viene detto? Spero di no. Sono convinta che coltivare una propria vita e dei propri interessi al di fuori dell'ambito lavorativo faccia crescere come persone e renda migliori anche sul lavoro, persone più complete e forti.

Però ho anche scoperto di cavarmela abastanza bene nei mie lavoretti manuali, a cui quest'anno si sono aggiunti il cucito creativo e qualche tentativo di scrapbooking (ma perchè non ho abbastanza tempo!). Soddisfazioni grandissime.

Salute... beh, alcune spie rosse si sono spente, speriamo che continui così. Resta sempre il problema di convincermi a mettermi un po' a dieta e tornare in palestra.

Amici. Sapevo che la decisione di andare a vivere da sola, per carattere che mi ritrovo, mi avrebbe reso ancora più "orso". Solo che il rendermi conto che ce la faccio da sola ha alimentato una grande autostima dal punto di vista dell'indipendenza, che quindi mi porta ogni giorno di più a rifiutare i compromessi. Lo so che per rispetto a sè stessi bisogna scendere poco a patti con situazioni che non ci piacciono, ma a volte mi rendo conto che è unicamente una scusa per la mia pigrizia. Solo che penso che il poco tempo che ho a disposizione sia talmente prezioso che non voglio "sprecarlo" in situazioni che mi rendono scontenta, insofferente o che mi feriscono. E quest'anno ce n esono state....

Insomma, bilancio non proprio ottimale, speriamo in un 2010 migliore, più generoso di occasioni belle e concretizzabili, di soddisfazioni personali, di momenti di crescita e anche di riflessione, per capire veramente in che direzione mi sto incamminando, ed eventualmente, correggere la rotta!
Auguri a tutti!
Vale

martedì 22 dicembre 2009

saluti da Narnia

Ieri a Milano è stata la giornata della "grande nevicata".
A dire il vero aveva già iniziato venerdì pomeriggio, con convinzione ma poca costanza (infatti sabato non ci sono stati problemi). ieri invece, a partire dal pomeriggio i fiocchi di neve sono scesi senza interruzione fino a notte fonda.

Mi piace la neve.
Anche se causa problemi e ritardi, mi piace.
Gli autobus hanno ovviamente subito rallentamenti ma per fortuna abito abbastanza vicino al mio ufficio, quindi metà della strada l'ho fatta a piedi. Mi sembrava di camminare in un mondo a parte, davvero sembrava di essere a Narnia. la neve era alta e si affondava, e ogni passo era una spruzzata di neve biaca e soffice. Mi sembrava quasi un delitto rovinare la superficie liscia e compatta....


Mi rendo conto che possa essere un problema per molti, ma non capisco l'isteria collettiva che paralizza Milano ad ogni pioggia o neve. Siamo tutti così egoisti da non renderci conto che un piccolo sacrificio di ciascuno (leggi: prendere i mezzi pubblici) evita l'ingorgo stradale in cui siamo comunque tutti coinvolti? se girano solo gli autobus, non ci dovrebbero essere ritardi!

Comunque sia, amo la neve. La luce che filtra dalle finestre assume una sfumatura dorata, non è il bianco abbagliante ma la luce dei lampioni stemperata sulla superficie della neve crea un alone caldo. I suoni spariscono, come per magia. E' tutto morbido, ovattato, le macchine avvolte nello zucchero filato.

Sul balcone, impronte a forma di zampette....

Mi piace.

giovedì 17 dicembre 2009

Aspettando Natale

Ed eccomi di nuovo on-line dopo un lungo periodo di assenza.

Ma non sono rimasta con le mani in mano: ho lavorato, lavorato, lavorato! Eh si, perchè quest'anno i regali per Amici&Co non potevano certo essere comperati su qualche bancarella!
Purtroppo non mi fido a postare le foto delle mie nuove creazioni almeno fino a dopo Natale, perchè non vorrei rovinare la sorpresa di chi attende la mattina del 25 dicembre per scartare pacchetti e pacchettini!
Anche io ho sempre amato l'idea di aspettare Natale prima di scartare i miei pacchetti, ma ultimamente mi sto conformando e si scarta quando si riceve (poi però, in segreto, li ricompongo e li metto sotto l'albero! he he...)

L'albero di Natale, fatto come da tradizione il weekend di S.Ambrogio troneggia nella sala, occupando un sacco di posto, in realtà, e ha già conquistato l'amore incondizionato di Ron, che si sdraia tra i suoi rami ben nascosto tra le palline e le decorazioni (di plastica, feltro, lana e stoffa, ovviamente, prima che il mostricciattolo le rompa!).



Quest'anno avrei voluto decorare la casa in modo minimal, ma poi come al solito mi faccio prendere la mano e quindi ho appeso anche le due ghirlande: Babbo Natale e Rudolph e un dolcissimo Lizzie Kate.


Un altro ricamino natalizio è appeso a casa dei miei (sempre schema Lizzie Kate) e l'ultimo è arrivato ieri, per il suo prossimo compleanno, a Denise (la mia amica che adora alla follia Hello Kitty) per la sua casetta (questo ve lo posso mostrare).


Ultima creazione della settimana la torta allo yogurt di Betti, ex collega golosotta (quanto mi mancano le nostre chiacchierate al pomeriggio, con una tazza di tè e la scatola dei biscotti senza zucchero! Tantissimo!)

la ricetta è semplicissima ed è questa:
1 vasetto di yogurt,
4 vasetti di farina,
1 vasetto di olio,
2 vasetti di zucchero,
3 uova
1 bustina di lievito.

E' morbidissima e buonissima e anche molto semplice da preparare: il vasetto dello yogurt dà la misura agli altri ingredienti. Si mescola tutto, e si cuoce per circa 40-45 minuti a 180°C. Io sto sperimentando l'aggiunta della frutta candita (ci si può aggiungere veramente di tutto): l'altra sera infatti ho usato yogurt al cocco e misto tropicale candito (ananas, papaya e mango).

Alla prossima!






venerdì 27 novembre 2009

arriva Dicembre...

E’ stato un periodo un po’ concitato quest’ultimo appena trascorso… e non particolarmente fortunato.
Lo scorso sabato c’è stata la mia prima “esposizione” ufficiale: presso il bar di una amica abbiamo allestito un piccolo spazio in cui mettere in mostra le creazioni della mia mamma e mie. Saranno gli effetti della crisi, ma di gente non ne è venuta molta. O forse era ancora troppo lontano dal Natale e si sa, per i regalini ci si sveglia sempre all’ultimo momento…
Comunque sia, l’impegno che abbiamo messo nella preparazione è stato veramente tanto (considerando anche il fatto che io posso dedicarmi a questo hobby solo alla sera) e la delusione si è fatta sentire. Pazienza! sono i rischi del mestiere. Purtroppo non avevo con me la macchina fotografica e non ho potuto nemmeno immortalare il nostro bel tavolino scintillante.
Se non bastasse, purtroppo quest’anno salteranno le vacanze che tanto aspettavo. Avevo risparmiato tutti i giorni rinunciando alle ferie d’agosto (che per me sono solo una sofferenza, visto il caldo disumano che fa quasi ovunque) e sognando l’India a dicembre ma…. Un po’ per mia sconsideratezza (si, ma tanto c’è tempo), un po’ per la difficoltà a mettere nero su bianco che si, effettivamente potevo fare qualche giorno di ferie anche io, ebbene, il tour che volevo fare è già tutto pieno. Non che le mete alternative manchino, ho una lista lunghissima di posti che vorrei visitare prima o poi, ma non voglio nemmeno intraprendere un viaggio come un ripiego! Per me il bello del viaggio inizia quando si sceglie una meta, fra molte o fra poche, e in questo modo la si fa già un po’ propria, e poi si inizia a leggere, a guardare foto e a documentarsi su quello che ci aspetta. E man mano che ci si avvicina alla partenza, sale l’adrenalina e la curiosità, salgono le aspettative…. Ecco la meraviglia di viaggiare, non solo con i piedi, ma anche con la mente prima e dopo il viaggio vero e proprio, quando si ricordano sorridendo tra sé le sfumature dei colori al mercato di Marrakech, i fiocchi di neve che danzavano contro la vetrata della cattedrale di York, il tramonto che mi si presentava davanti agli occhi lungo il Nilo, ogni sera diverso, la fatica per salire sulla Grande Muraglia o le ghirlande appese alle porte delle case di legno del Connecticut…. E ora l’India salta. Pazienza!
Sto pensando di consolarmi con una full immersion di un paio di giorni negli sfavillanti mosaici bizantini di Ravenna, ma ovviamente non è la stessa cosa.
Però ho rincominciato a leggere. Sono sempre stata una divoratrice di libri, anche a causa del fatto che per raggiungere la sede di lavoro ho sempre dovuto fare quasi tre ore al giorno sui mezzi. Ora che lavoro vicino a casa (e meno male!) non faccio in tempo ad aprire il libro e recuperare il filo del discorso che è già ora di scendere! E’ tancto che non leggo più, inizio dei libri e li trascino avanti per wualche capitolo senza entusiasmo per poi abbandonarli. Ho comperato però i “Racconti londinesi” di Doris Lessing, e l’ho amato fin dalla prima pagina. E’ una scrittrice acuta e una grande osservatrice dell’umanità che la circonda. Con poche parole ben scelte quello che si sta leggendo non è più un racconto, è una persona vera che si è fermata per qualche istante sulle pagine di un libro ma la si può quasi vedere mentre si allontana, il platano che troneggia nel giardino si anima dei pigolii dei mille nidi che ospita e il vagone della metropolitana si allontana sferragliando nel tunnel che lo inghiotte.
Dicembre, che è in arrivo, è il mio mese, che si apre con un compleanno che quest’anno ho poca voglia di festeggiare e prosegue nel caldo abbraccio delle feste di Natale. Inizio già a sentire un po’ dell’atmosfera scoppiettante che riempirà la città, ho già iniziato a pensare e a provvedere ai regali, e anche un pochino alle decorazioni per la casa. Ora aspetto il Christmas Tea, istituzione per scambiarci gli auguri con gli amici e, poi via! In una girandola di colori, di carte lucide, di biscotti alla cannella, il tutto accompagnato dalle sempre classiche canzoni di Bing Crosby (ma quest’anno si sentiranno molto anche gli ultimi CD di Sting e di Bocelli!).
Sperando che cancellino piano piano la delusione di non trovarmi sotto il Taj Mahal!

sabato 14 novembre 2009

Baking time!

C'è profumo di buono oggi, in casa mia!

Mentre sul calorifero finiva di "cuocere" un'infornata di gingerini, biscottini glassati e un paio di classici English Pudding, tutto in feltro.....




....dal forno vero sono uscite nell'ordine: una pizza ricetta del papà (cioè quella delle quantità ad occhio)....



.... e un plum cake salato, con formaggio, pere ed erba cipollina, per l'invito a pranzo di domani.

giovedì 12 novembre 2009

prove tecniche per gli appendini

Ecco in anteprima, uno dei primi appendini morbidosi!

E' stato avvolto in ovatta sintetica in fogli e ricoperto con una stoffa (country) rosa e molto "da principessa" per regalare un tocco childish e coccoloso ad un armadio.



E' ancora da rifinire, soprattutto nella parte che serve per appendere i pantaloni, ma come inizio non c'è male, no?
Ed ecco anche una piccola gingerbread house da appendere, in feltro caramello.
Manca qualcosa, forse il cappello per l'omino di neve sulla soglia....

martedì 10 novembre 2009

Per tutta la dolcezza in arrivo

Incredibile, visto che siamo appena ai primi di Novembre, alcuni negozi iniziano ad essere addobbati con le decorazioni di Natale.
Al Brico sotto casa mia è già stato allestito il reparto con gli alberi, le luci, le ghirlande... ieri non ho resitito e sono entrata. Adoro il Natale e l'atmosfera magica che questa festa è in grado di creare. Forse perchè amo anche l'inverno, i pomeriggi un po' bui con una tazza di tè e un bel film alla tv... è il mio modo ideale di ritemprarmi. Amo la neve, i bagni caldi e profumati, le candele accese. Il forno che cuoce allegramente qualche torta in cucina e riscalda la casa avvolgendola in un dolce profumo.
E tutte le preoccupazioni e tutta la fretta della vita di ogni giorno rimangono fuori dalla porta di casa.

Purtroppo si inzia sempre più presto nelle nostre città a vedere i segni del Natale che arriva, e si rischia di perderne un po' la vera magia dell'attesa. A questo pensavo ieri mentre tornavo a casa e all'improvviso si è accesa la lampadina: cos'è l'attesa di Natale senza una calza da appendere e trovare all'improvviso piena di caramelle, dolcetti e biscotti alle spezie?

Ed ecco che dal tavolo di lavoro del gatto arancione sono nate le prime due calzine, in stoffe (ovviamente) country, e arricchite di passamaneria e personalizzabili con le tempere "puffy" che lasciano come una glassa di zucchero morbida e in rilievo....

giovedì 5 novembre 2009

Classico.. classico e classico rivisitato

Eccomi di nuovo on line.
In questo periodo mi sento abbastanza creativa e voglio mostrare le mie ultime creazioni. Chissà che abbiano successo...

Oggi, comunque, sfacchinata a Roma per una riunione di lavoro (sveglia alle 4.30!!!) ma in una pausa sono riuscita a fare quattro passi nella piazza del Colosseo. I miei ricordi di questa città risalgono a un sacco di anni fa, nonostante l'amore viscerale di mia sorella per la capitale.


Ecco così che vi mostro un super-classico e anche un classico del mese che verrà, il Calendario dell'Avvento, che ho fatto per due sorelline.

Solo che invece delle caselline da aprire ho pensato a tanti sacchettini in stoffe country di Natale, con applicati i numerini in feltro giallo e appesi ad una ghirlanda in midollino.

Che l'attesa sia dolce....

venerdì 30 ottobre 2009

Halloween: tra antico e moderno

Samhain, il cui nome significa "fine dell'estate" rappresenta l'arrivo della parte oscura dell'anno, l'inizio stagionale dell'inverno. Samhain era il capodanno celtico: per queste antiche popolazioni, come il giorno anche l'anno inziava con la sua parte oscura.
Secondo un'antica concezione pagana, nella Féile na Marbh, la "festa dei Morti" si festeggiava la vita nella morte con nuna celebrazione per nulla triste, quasi a ricordare che ogni fine è un nuovo inizio. Così da un lato si propiziavano i morti, dall'altro si celebravano feste disinibite che riaffermavano il valore della vita di fronte all'incombente oscurità. Di tutte queste credenze è rimasta qualche eco nelle celebrazioni cristiane dei defunti, il 2 novembre, mentre la festa di Samhain fu cristianizzata come Ognissanti.

I celti festeggiavano con banchetti e festini: in questo periodo il bestiame proveniente dai pascoli estivi veniva radunato nelle stalle e si macellavano i capi in eccesso. La carne era difficilmente conservabile, così veniva consumata da tutta la tribù, nobili e pastori insieme. Samhain era anche il giorno che celebrava la fine dell'ultimo raccolto dell'anno, quello delle mele, frutto sacro in molte tradizioni, poichè riassume in sè molti significati simbolici .
La mela era il frutto sacro alla Grande Dea e simboleggiava i suoi doni all'umanità: amore, conoscenza, morte e immortalità. La mela rappresenta l'amore: nella mitologia greca Paride doveva offrire una mela alla dea più bella. Ma è anche un frutto di conoscenza: nella Bibbia è la conoscenza proibita.
La mela è anche immortalità: la dea nordica Idhun dispensava questi frutti agli altri dei, consentendo loro di conservare l'eterna giovinezza; nel mito greco è il frutto del Giardino delle Esperidi, nelle fiabe è il frutto del giardino della Regina delle Fate. Nei miti irlandesi un ramo di melo era il Ramo d'Argento, che consentiva al suo possessore di entrare nel regno degli dèi.
La mela possiede tutti questi significati perchè rappresenta al tempo stesso la vita e la morte: i suoi semi contengono cianide, una sostanza velenosa. Da qui forse deriva la fiaba di Biancaneve?

Di tutti questi significati è rimasta qualche eco nel folklore europeo: le mele sono usate negli incantesimi per tenere unita la coppia o per trovare l'anima gemella; il legno è intagliato in amuleti per la longevità, mentre un ricordo del cibo delgi déi è il wassail, sidro bollito con mele consumato durante il solstizio d'Inverno o ad Halloween per favorire la prosperità.
Altro simbolo tipico della festa di Samhain, che ancora oggi viene riproposto per la sera di Halloween è il fuoco: simbolo della scintilla delle vita futura, fuoco sacro dei druidi e faro per le anime perdute che seguendo la sua luce potevano tornare al luogo di riposo. Eco di questi fuochi sono le candele collocate all'interno di zucche intagliate in forma di testa uma (la Jack-o'-lantern).
O ancora l'usanza di bambini mascherati che passano di casa in casa a chiedere offerte di dolci (il trick or treat) rappresentano gli spiriti dei defunti e gli esseri fatati e l'offerta di dolci è per propiziarsene il favore. In Italia sono numerosi i dolci tipici, come il pane dei morti lombardo o le ossa dei morti sicilaine, ma anche in Messico si festeggia con dolci di zucchero a forma di teschio il Dia de Los Muertos.
Anche le maschere venivano utilizzate in antichità nei periodi caotici dell'anno (i Saturnali romani, ad esempio).

La pianta sacra a Samhain è il tasso, legato per molti aspetti alla morte: la sua corteccia e le foglie sono inaftti molto velenose e il legno veniva utilizzato in antichità per fabbricare archi da guerra. Per questi motivi è una pianta comunemente presente nei cimiteri. Essendo un sempreverde e anche molto longevo, però, rappresenta anche l'immortalità: le due facce dell'antica festa di Halloween.
Ed ecco le mie streghette e formule magiche, quasi tutte della bravissima Lizzie Kate, ricamate in questi giorni per decorare la casa in vista della festa di Halloween.
L'anno prossimo devo provare ad intagliare la zucca!


Buona festa a tutti!

mercoledì 28 ottobre 2009

Norman, il cane delle Highlands

Ecco Norman, un cane delle Highlands scozzesi.


Fedele al carattere della terra in cui vive, è un po' brusco e non ama molto la confusione. Gli piace fare lunghe passeggiate nella brughiera, specie al crepuscolo, quando il sole sta tramontando e colora di viola cupo le distese di erica pettinate dal vento.

La sua padrona, Elizabeth McGregor ha anche un gattino, Miu, che però preferisce starsene al calduccio vicino al caminetto, mentre la padrona serve alle amiche una tazza di tè e una fetta di torta di mele.


martedì 27 ottobre 2009

Praga... un mese fa!




Guardando il calendario mi sono resa conto che un mese fa ero nella bellissima Praga.


E pensandoci, ho realizzato che non avevo ancora sistemato le foto, scaricate in una cartella sul pc e quasi dimenticate.
La città è veramente bella, peccato che non ci sia stato il tempo per visitarla a fondo, ma, in fondo, è l'occasione per tornare.
L'aspetto che mi ha colpito di più è il carattere molto signorile della città, e non solo per la presenza di bei palazzi o strade ordinate: è una sensazione di eleganza mista alla cura per il proprio patrimonio.

Non c'erano scritte sui muri e tutti gli edifici erano puliti e splendenti. Passeggiando per il centro non mi è capitato di vedere angoli polverosi o trascurati. Anche per i loro colori pastello, la città sembra piena di case di marzapane, decorate da riccioli di zucchero.

L'Isola di Kampa, con il mulino e le case che sorgono dall'acqua del fiume, sembrava un acquerello dell'ottocento.
E il vicolo d'oro, con le sue casette basse delle fiabe... in qualsiasi momento sembra che possano spuntare fuori i tre orsetti....

lunedì 12 ottobre 2009

Di rose e piccole quotidiane difficoltà

Prima che l'autunno ceda il passo all'inverno, ecco le ultime rose di stagione, in pietre dure montate insieme a mezzicristalli e piccoli swarowski.




In questi giorni di confusione ed amarezza, quando tutto rotola velocemente e sembra che ad ogni giro si aggiunga qualche altra difficoltà, qualche altro strato pesante da caricarsi sulle spalle, attendo veramente con ansia il momento in cui sedermi al tavolo, tra stoffe, nastri, pizzi ed aghi e dare sfogo alle mille idee che si affastellano nella mente per tutto il giorno.

A volte balenano nei momenti più improbabili, ed ecco che mi ritrovo a pensare a come fare le braccine di Frosty, l'omino di neve....

lunedì 5 ottobre 2009

Romantici cuori per dire "ti voglio bene"

Avete presente quelle persone un po' speciali, per le quali qualsiasi bigliettino sembra scontato, qualsiasi frase d'affetto sembra un po' finta?
Ecco, per loro ho pensato a questi cuori morbidosi in stoffa con inserto di pizzo: un cuore perchè è il simbolo dell'amore più caro e i pizzi perchè un tocco di romanticismo non fa mai male!
Così, senza tante parole, sapranno sempre tutto l'amore che proviamo per loro.

Il gatto arancione, ovviamente, ha voluto dare una mano a tagliare e cucire....

E la casa si veste d'autunno



complice un pomeriggio di shopping creativo, tra cui una puntatina velocissima all'IKEA, ecco che la mia casa inizia a tingersi di autunno. Un po' in ritardo, effettivamente, ma qui a Milano fa ancora caldo, non sembra certo Ottobre.

venerdì 2 ottobre 2009

La Guferia si riempie di piccolini































Eccomi qua, giusto di ritorno da un weekend a Praga (la prossima volta posto qualche foto).


Non è un gran periodo, e l'inizio dell'autunno, invece di ritemprarmi con i suoi colori caldi e morbidi, quest'anno mi rende stanca e nervosa.

Per fortuna è un periodo estremamente creativo: la mia nursery si è riempita di gattini, gufi e piccole Housie (curiosi?)....

Le Housie sono delle fatine colorate, piccoli portafortuna per le nostre case.

Sto anche iniziando a meditare e a provare qualche idea per Natale, giusto per non trovarmi come tutti gli anni con l'acqua alla gola, come questo piccolo angioletto....

mercoledì 16 settembre 2009

Autunno brillante




Ciao, eccomi di nuovo on line.
...non ho battuto la fiacca, ecco il frutto dei miei lavoretti, un po' di gioielli autunnali.

La prossima stagione sasrà all'insegna del luccichio, così, ecco dei gioielli brillanti per illuminare le nostre giornate, che iniziano a diventare un po' buie.

A fra poco con altre nuove creazioni.

Valentina



giovedì 3 settembre 2009

Ecco a voi il famoso GATTO ARANCIONE!


ecco il gatto che dà il titolo al blog, durante uno dei suoi infiniti sonnellini.

Non è un amore?

mercoledì 2 settembre 2009

Welcome!

Ciao, benvenuto nel mio blog!
Inizio questa "avventura-follia" dopo mesi in cui visito blog bellissimi e curatissimi e spero di avere il tempo e la capacità di creare un piccolo nido sul web nel quale pubblicare pensieri, idee, foto e qualcuna delle mie creazioni...