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venerdì 24 maggio 2019

a little update

Eccomi di nuovo.
Non molto di nuovo in effetti, se non che quest'anno (io parto a contare gli anni a settembre, con l'inizio delle scuole), è iniziato male e si è trascinato senza che me ne rendessi conto fino alla fine di maggio.
Malumore, preoccupazioni varie per situazioni per le quali non posso fare niente (rabbia! impotenza!), un giro di lezioni che questa volta non ha funzionato un granchè (è sempre così, i problemi si sommano sempre).
Natale passato con un terribile mal di denti (possibile trovare un dentista aperto alle 3.00 della notte del 24 dicembre? obviously not....). Un capodanno parecchio difficile, che ha acutizzato una serie di problemi legati allo stress iniziati verso settembre e non ancora risolti.
Febbraio, marzo e quasi tutto aprile dominati da un'emergenza felina (speriamo risolta) per la quale ho passato notti quasi completamente in bianco. Preoccupazioni, pensieri su pensieri. Stanchezza che non si risolve mai.
Poi una settimana di stacco mentale (dal lavoro, dai pensieri purtroppo no) con un viaggio in Transilvania. Meta desiderata da un po' ma quest'anno mi sembra "di ripiego", il mio progetto mi vedeva in ben altre terre, molto più lontane. Purtroppo pare che per organizzare un viaggio ormai ci si debba interessare almeno 8-9 mesi prima. Mah. E frustrazione/senso di colpa, perché forse sono partita col piede sbagliato e non l'ho apprezzata come merita (mi è piaciuta, nel complesso).

Aspetto con ansia la fine della scuola quanto meno per avere un paio di giornate a disposizione h24 (come dicono gli smart di Milano) per sistemare un po' di cose in casa, le famose pulizie di primavera che stanno aspettando da un po': x i lavori grossi ci vuole tempo, non ritagli di tempo.
Ma non sto con le mani in mano, non ci riesco. Quindi ecco una breve carrellata di ciò che sto cercando di infilare a forza nei ritagli e di ciò che è in lista....

Preparazione futuro concorso. Ma ci sarà? Concorso si, concorso no... sembra una canzone di Elio (che d'altra parte ha fotografato benissimo certe italiche dinamiche)

Preparazione nuovi percorsi a Milano. Forse l'attività di guida prende una svolta. Forse. Come dice Camilleri, bisogna avere "la pazienza del ragno"

Lady Transylvania. In elaborazione. O meglio, ancora in fase di decisione per quanto riguarda il modello vero e proprio. Però so che voglio una vampira vittoriana. Taffetà viola/nero e pelle nera

Lady Spain. Lo sapevo che alla fin fine non avrei resistito e avrei rifatto il modello in rosso. E' più giusto, non c'è confronto. (E poi vuoi mettere che soddisfazione? rifare qualcosa che era  già finito - eyeroll -)

Lady Netherlands. Volevo qualcosa che richiamasse le ceramiche di Delft (nei colori bianco/blu/azzurro). Alla fine però i ricami di perline mi parlano più di India che di Olanda. Proviamo con i fiori applicati ed eliminiamo la simmetria. Basta simmetria, mi stanca

Lady India (visto che siamo in argomento). La gonna mi era sempre sembrata un po' misera. Non nei ricami e nelle applicazioni ma nelle dimensioni. Rifacciamo da capo

Basta craft, qualcosa per me. Cerchiamo di finire un paio di camicie che attendono da un po'. Tanto anche la primavera si sta facendo attendere...

Altro lavoro titanico. Vecchia giacca mai terminata che mi guardava un po' storta dall'armadio. Ok, è il tuo momento ma diventerai... un cappotto. Basta aggiungere del broccato in tinta. E far combaciare mille cuciture già finite.....

Quante volte l'ho rifatto? Credo almeno quattro. Niente da fare questa primavera no knitting. Non c'è verso, qualunque cosa provo non viene e va rifatta. MI consolo pensando che in fondo l'inverno è lontano

Lady Belgium. Belgio = cioccolato. La stoffa c'è, e mi pare meravigliosa. L'idea di abbinare un tessuto a paillettes champagne mi fa impazzire. Ho perfino trovato del marabou in tinta da aggiungere. Nel complesso.... boh? Va beh, ci possiamo dormire su ancora per un po'.
E poi abbiamo ancora un paio di pantaloni da stringere, qualche top estivo da cucire, lo scrapbook da portare avanti, le pagine nuove di Olanda e Transilvania, più tutte le varie piccole modifiche ed infine.... il decluttering digitale! Avete idea di quanti file inutili si accumulano su nostri pc giorno dopo giorno? Con magari le copie sulle chiavette di qualcosa che riteniamo preziosissimo e non va assolutamente perso? E' spaventoso. Ma anche per questo ci vuole .... tempo!
In qualche modo si farà.

Valentina

giovedì 6 dicembre 2018

Pumpkin, SPICE and everything nice

Altro mini progetto (questo mini per davvero) in fase di "ordine generale".
Amo cucinare con le spezie. Amo molto anche le cucine etniche e mi diverto a studiare e sperimentare piatti esotici, che molto spesso sempre sono speziati. E quindi pian piano ho accumulato tanti vasetti.
Inizialmente stavano in un ripiano di un armadietto, qualcuno davanti e qualcuno dietro. Molto scomodo, anche perché normalmente ho sempre bisogno di quello in fondo in fondo e mi tocca tirare fuori tutto.
E poi i vasetti sono tutti diversi. Alti bassi, panciuti, sacchetti e sacchettini. Non va bene.
Grazie ad una enorme fornitura di vasetti di omogeneizzati (thanks, sister!), ho rivoluzionato un cassetto ed ecco le mie spezie tutte in ordine.

Cassetto delle spezie
Nel cassetto sono decisamente più comode e la scritta sul tappo le rende riconoscibili all'istante.
Tutorial? Semplicissimo.
Carta adesiva nera, pennarello e vasetti. super easy.


 
Alla prossima
Valentina

mercoledì 5 dicembre 2018

it's a long way...

Che periodaccio!
Forse ne sto venendo fuori, ma sono stati mesi molto complicati.
La fine della scuola ha portato un po' di esami a settembre, con conseguente impegno quasi full time. In più si sono sovrapposti i miei esami universitari: 4 esami per ottenere i crediti necessari per partecipare al prossimo concorso insegnanti. Bello, mi piace studiare, non ne faccio mistero. Ma ho dovuto farlo in gran parte di notte, visto che di giorno lavoravo. Nonostante ciò e nonostante i numerosi anni (anagrafici e di "arrugginimento" dall'ultima volta che avevo preparato un esame) pare che il mio cervellino funzioni ancora: media secca del 28. Speriamo che tutta questa fatica serva a qualcosa, visto che le ultime voci davano il concorso in forse.
Quindi i mesi di maggio, giugno e luglio sono volati via tra lezioni, studio e mondiali di calcio senza che quasi me ne accorgessi, svegliandomi ogni giorno più stanca. Però il 18 luglio, finita antropologia, ho iniziato (sempre nei ritagli di tempo) a preparare le vacanze. Quest'anno la meta è stata l'Olanda. Non ho ancora un giudizio definitivo. Amsterdam mi è scivolata addosso tra un problema e l'altro. Non mi è piaciuta un granchè, forse perché tutti la incensano come una meraviglia e le aspettative erano altissime. In realtà ho visto quartieri tutti uno uguale all'altro, una assoluta "monotonia paesaggistica" che mi ha deluso. Solo il museo di Van Gogh ha dato una svolta, ma forse non abbastanza per capovolgere il giudizio. Il resto invece mi è piaciuto. Oddio, anche Rotterdam col senno di poi non l'avrei inclusa nel giro. Troppo anonima. Ho amato invece tantissimo l'isola di Texel. Ma ve ne parlerò con un post ad hoc.
Quindi settembre è arrivato tra stanchezza non recuperata, tensione per tutti gli esami dei miei ragazzi, un po' di delusione per la vacanza non al 100%. E ha segnato l'inizio di una "vacanza forzata". Quest'anno va così, mi auguro che le cose cambino in fretta, ma alla stanchezza si sono aggiunte un po' di preoccupazioni, di varia natura, ma che mi occupano gran parte della testa. Pazienza.

Quindi ho pensato, perché non approfittare del tempo libero per sistemare tante piccole cose che da tanto attendono che abbia la possibilità di occuparmene? Con ordine mi sono messa a compilare un elenco di lavori in casa, alcuni piccoli, altri un po' meno, direi più "strutturali". E inevitabilmente c'è anche la colonna del craft.
Ho iniziato con il mio album scrapbook.
E' nato come un album ad anelli, realizzato direttamente da me, con pagine 35 x 50 cm in modo che al termine di ogni viaggio posso aggiungere le pagine al punto giusto, magari subito dietro quelle di un viaggio nello stesso Paese. Questo mi permette di superare i 1000 album singoli di foto e di creare una certa "continuità". Sono fissata, lo so, ma mi piace archiviare le cose - qualsiasi cosa -  in un ordine preciso.
Le foto le stampo io su carta fotografica, in formato molto piccolo, in modo che su una pagina che ne stiano parecchie e siano accompagnate da banconote, biglietti di ingresso, copia del visto ed altri elementi decorativi che ricordano il Paese in questione.
Solo che inizialmente, come al solito, sono partita con l'entusiasmo della dilettante e su ogni pagina ci finiva di tutto. Senza che avessero un'anima precisa. Poi ho iniziato a studiare le tecniche di composizione delle pagine sui blog di quelli che sono capaci davvero e a rendermi conto di tutto quello che va sistemato, sfrondato, migliorato.
E ultimamente mi sono anche resa conto, guardando le collezioni di carta di alcuni brand che mi piacciono particolarmente, che mi piace dare un tocco meno "serioso" alle pagine. Mi piace aggiungere quel piccolo particolare che alleggerisce il tono.
Ecco un esempio di modifica su cui sto lavorando.
Zanzibar - before
Isola di Zanzibar, il clou è stata l'immersione per fare snorkeling, purtroppo in un mare pieno di piccole meduse. Avevo già (in fase iniziale di creazione della pagina) aggiunto delle piccole meduse. Ora ho arricchito con una sirena, bollicine fatte con mezze perle adesive e coralli.
Per create l'effetto 3d, che dà spessore alla pagina, ho risolto in questo modo: gli adesivi tridimensionali creati insieme alle varie linee di carta sono abbastanza difficili da recuperare (in Italia) e costano parecchio. Io semplicemente stampo su cartoncino gli elementi che mi interessano dalle immagini dei prodotti reperibili sui siti dei brand e le incollo interponendo un pezzetto di quegli spessori che servono per i quadri, per staccare le cornici dal muro. Easy peasy and quite inexpensive.

Zanzibar - after
 
Zanzibar - closeup mermaid

Zanzibar - closeup coral and jellyfish
Grazie alla big shot e alle fustelle alfabeto sto anche sistemando tutti i nomi dei luoghi visitati. E' un lavoraccio ma aiuta a recuperare il buonumore (questa pagina non mi stanco di guardarla, eppure mi rendo conto che non sia chissà che cosa, ho solo aggiunto un paio di elementi)
Alla prossima!
Valentina

sabato 9 giugno 2018

Dolls of the World - Lady Spain

Rifacimento totale per Lady Spain.
Flamenco o non flamenco? Dubbio. Anche perché lei è stata una delle prime, nata poco dopo il primo viaggio in Spagna che è stato proprio in Andalusia. E infatti all'inizio l'idea, molto primitiva era quella di una gonna a balze rossa a pois. Poi avevo optato per una versione più "pizzo", perché non volevo che sembrasse la  bambolina che si trova sulle bancarelle dei gift shop. Questo è proprio l'effetto che voglio evitare.

Alla fine, dopo tentativi, dopo periodi di stallo in cui c'era ma non mi convinceva del tutto, sono tornata all'idea del vestito da flamenco. Ma questa volta ho cercato modello e istruzioni per un vestito vero e l'ho miniaturizzato.
Il divertente è stato districarsi fra le istruzioni (rigorosamente in spagnolo) e i vari modelli, a seconda dell'effetto che si vuole dare alla "coda".

Lady Spain
Vestito in jersey nero con balze in raso nero bordate da pizzo rosso.
 
Flamenco dress

Flamenco dress - ruffles detail

Maniche a campana anch'esse bordate di pizzo.
Lady Spain (back view)
Manton de Manila in jersey a fiori con bordatura a frange. Ma come è difficile trovare una fantasia floreale delle dimensioni giuste e dei colori giusti?? E' un disastro.
Manton de Manila

Pettine per capelli (filigrana verniciata di nero), rose in nastro di raso. Orecchini a cerchio grande in metallo dorato.
Lady Spain (jewellery)
Lingerie in jersey e pizzo rosso.


Lady Spain (lingerie)

Il bello sono state le balze. In sbieco, la bordatura di pizzo non finiva mai.
Eppure l'effetto è bellissimo: morbide balze con un sacco di volume!!
Flamenco dress - ruffles
Giusto per divertirsi: ecco l'evoluzione di Lady Spain. A partire dalla prima versione, assolutamente stilizzata e realizzata in fretta, più per dare l'idea della Spagna che con una reale cura per i particolari (questa fase è venuta in seguito, dopo aver scoperto il mondo delle ooak) con una successiva in cui sono passata dal cotone (assolutamente inadeguato per i volumi del flamenco) al pizzo. Terzo tentativo con camicia ricamata al posto della fascia. E quasi quasi preferivo la versione precedente. Ed infine l'ultima. Sarà l'ultima davvero???
Lady Spain Evolution
Adesso l'obiettivo dell'estate, è quello di imparare a fare le scarpine. Sandali e pantofole stile indiano mi vengono. Gli stivali anche, la scarpa normale ancora no. Ma ho un'estate davanti a me....

Alla prossima
Valentina

venerdì 8 giugno 2018

DIY - Doll Stands

Finalmente finita la scuola!!!
Cioè, finite le lezioni canoniche. Ora vediamo cosa ci porterà l'estate. Magari qualche esame a settembre, magari qualche corso di inglese. chi lo sa!
Ne ho subito approfittato (non so fino a quanto durerà la "vacanza") per un lavoretto che avevo in mente da tempo. O meglio, per rifinire un lavoretto già iniziato da tempo.
 
Pubblico il tutorial - piuttosto veloce in effetti - per realizzare degli stand per bambole.
Io li ho pensati per la misura delle me bambole (altezza circa 20 cm e completamente in stoffa, quindi abbastanza leggere) ma ovviamente si possono modificare a seconda delle esigenze.
 
Materiali: assicella di legno, spessore circa 1 cm, bastoncini cilindrici (io ho usato bastoncini di ghiacciolo piuttosto resistenti), nastro carta, fil di ferro e nastro isolante nero da elettricista. Pinza, metro, sega a tazza, seghetto, carta vetrata, martello....
 
Assemblaggio. Si parte con il creare la base, rotonda che con la sega a tazza viene tagliata e forata al centro (thanks daddy!).
preparazione dei materiali
Con il seghetto si tagliano i bastoncini della misura che serve, con la carta vetrata si "pulisce" il taglio e con un po' di nastro carta si sistema lo spessore a una delle estremità, in modo che si inseriscano nel foro della base senza "gioco".

Con il fil di ferro ripiegato su se stesso si crea la parte che andrà a sostenere la bambola in vita (è più facile vedere dalla foto che spiegarlo...) e la si fissa al bastoncino con del nastro carta, in modo che la metà aperta dell'anello sia rivolta verso il centro dello stand.
Doll stand (struttura)
A questo punto è il momento della verniciatura. Inizialmente li avevo lasciati grezzi, mi piace l'effetto del legno grezzo. Ma la struttura era troppo visibile, il nastro carta, anche se chiaro si vede, soprattutto nel caso di bambole con la gonna corta. Stava proprio male. Quindi, primer ad effetto cementite e smalto all'acqua nero effetto lucido.
pronti per la verniciatura
Prima si stende una mano di primer che è asciugato molto in fretta (ieri c'era un bel sole). Una volta asciutto si applica una mano di smalto (o di colore acrilico, o come preferite). Sul colore ancora fresco ho poi "spolverizzato" del glitter. Ma questo ovviamente è facoltativo. ;-)
 
fase asciugatura primer


fase asciugatura smalto

Una volta che anche lo smalto è asciugato ecco pronti i vostri stand!!
Io ho aggiunto un giro di nastro isolante nero da elettricista alla fine di tutto, in modo da rinforzare il punto dove è fissato il fil di ferro.
 
doll stands due fasi pre- e post- verniciatura

Ovviamente non è stato tutto lavoro di ieri. Quelli che nella foto sono dipinti di nero li avevo già pronti, erano in attesa di rifinitura. Li ho dipinti ieri pomeriggio, poi ieri sera li ho rinforzati con il nastro isolante e ne ho assemblati un po' di nuovi.


Stand finito e in posizione (with Lady Greece)
Quite easy e l'effetto non è niente male. Sembra quasi uno stand professional!!
Alla prossima
Valentina
 

domenica 18 febbraio 2018

Small (useless) things

I giorni si susseguono senza sosta, arrivo al sabato stremata, ha ricominciato a fare parecchio freddo e io sono KO per una bronchite. Da un lato sospetto che sia quella dello scorso anno che non è passata del tutto. In ogni caso mi ha bloccato, chiudendomi in casa per quanto possibile (lavorare bisogna e quindi si lavora lo stesso) e riempiendomi di malesseri e malumori.
Allora per cercare di farmi tornare, se non il sorriso, visto che bronchite = raffreddore = herpes (e mi sto già come mio solito riempiendo), almeno un po' di serenità, tra un antibiotico e l'altro mi sono messa a cucire dei minuscoli set di biancheria per le mie ladies.

Mi sembrava infatti giusto che oltre ad un vestito fossero fornite di un paio di mutande e un reggiseno. Sto anche provvedendo a calze e scarpe, ma è un lavoraccio. Le scarpe, perchè le calze son abbastanza semplici. Ma siccome quelle "in vetrina" sono già a posto e complete, ho iniziato a lavorare su una serie di bamboline che verranno. Sono le ladies dei miei sogni, che si conquisteranno un piccolo palcoscenico dopo un viaggio del cuore. Tempo fa, in un altro momento di stanchezza, avevo iniziato a cucirne i corpi. Sono lavori ripetitivi che annullano la mente e consentono alle nuvole di passare senza far troppo male.

Ecco allora il frutto delle mie fatiche (così scoprirete anche quali sono le mete che desidero con tutto il cuore raggiungere.... alcune delle!).

(Future) ladies in their undies. Group


(Future ) Lady Mexico, Japan and Sri Lanka


(Future) Lady Namibia, Transylvania, Baltic Republics and Norway
 Nei miei sogni (da un bel po') c'è il Messico. Con un set in jersey tutto colorato e floreale. Lunghi capelli neri ondulati che raccoglierò (immagino) di lato con un fiore.
Il Giappone, con anche calze spesse bianche e tutto in rosa - ho già un taglio  di seta per kimono con fiori della grandezza giusta con cui si combinerebbe bene la biancheria e che conservo gelosamente.
Lo Sri Lanka, che era quasi andato in porto due anni fa e sostituito all'ultimo dalla Thailandia, scura ma con una sfumatura diversa dalle africane, stessa stoffa di Lady India e con cui sta bene il crema a fiorellini minuscoli.
Dopo il safari in Tanzania la voglia di tornare in quelle zone è diventata fortissima, ancora più di prima. E mi piacerebbe vedere la Namibia: sempre luoghi aperti, animali in libertà ma paesaggi differenti, con le dune e i deserti.
Baltico e Norvegia sono sui toni dell'azzurro, a quadrettini baby e capelli biondi la prima e con stelline e lunghi boccoli rossicci la seconda.
Ed infine Transilvania/Romania, che immagino vestita come una dama severa e gotica in nero e pizzo, e con un set in jersey e pizzo neri. Tra le varie che attendono lei ha già anche le calze a rete, sostenute da minuscole giarrettiere nere.

Ma la bronchite prima o poi passerà.... intanto vado avanti a sognare!

Valentina

venerdì 2 febbraio 2018

una precisazione

Una piccola precisazione per chi mi ha chiesto se passo il mio intero tempo a fare bamboline.
No ovviamente non è così (anche se a volte mi piacerebbe potermi "disconnettere" dalla vita reale e dedicarmi solo ai miei hobby).

La mia collezione di Dolls of the World è appunto un hobby, che nasce dalla combinazione della voglia di ricordare un viaggio fatto con la mia curiosità in fatto di altre culture (e una cultura si esprime anche attraverso la moda del suo popolo) e la sfida nel ricreare abiti, gioielli ed oggetti in miniatura il più possibile fedeli all'originale.

Il mio tempo "da sveglia" è dedicato, come immagino sia per tutti, per gran parte al lavoro (tempo materiale delle lezioni e tempo per prepararle, per reperire materiale, per studiare schemi ed esercizi ad hoc per chi fa fatica, a volte... per ripassare io stessa degli argomenti); alla gestione della casa e dei miei animali; allo studio e alla lettura: come già accennato sto preparando degli esami universitari, sto ripassando/ri-studiando alcuni argomenti per un prossimo concorso e ho ricominciato seriamente (più seriamente delle altre volte) lo studio del francese, che mi serve anche per lavoro.
Una fetta del tempo se ne va nei cosiddetti "rapporti sociali": uscite con amici, gite, famiglia....

Infine quello che avanza è tutto per me e i miei hobby: la collezione Dolls of the World innanzitutto, ma anche altre creazioni (se siamo in periodo di mercatini o su richiesta), lavoro a maglia (da quest'autunno abbiamo all'attivo un gilet con bordo pelliccia, un maglione norvegese, uno melanzana e uno con punto operato sul beige); scrapbooking delle foto, cucito per me.... tutto inframmezzato da sperimentazioni etniche in cucina, le mie serie TV preferite e tanta, tanta musica.

Quello che proprio manca è il tempo per annoiarsi!

Valentina